Il tradizionale Meeting di Rimini di Comunione e liberazione il presidente Mattarella apre i lavori, proprio nella fase iniziale del suo semestre bianco, che si annuncia caldo per una serie di fattori.
Il 24 agosto, un’apposita sessione del Meeting dell’amicizia è dedicata al ruolo dei partiti e alle preoccupazioni della società civile in questo periodo così particolare e difficile.
Sono previsti come relatori Letta, Conte, Meloni, Tajani, Rosato e Salvini, che per la prima volta si confrontano ad uno stesso tavolo.
Il tema del convegno è generico perché riguarda il ruolo dei partiti nella democrazia odierna, ma permette ai rappresentanti delle sei forze politiche di potersi esprimere sui nodi del semestre bianco.
Vedremo se Salvini rivendichera’ per la lega l’autunno caldo, continuando ad insistere sui temi dell’immigrazione e delle questioni di ordine pubblico e di sicurezza sanitaria per mettere in difficoltà la ministra Lamorgese, criticata fino alla richiesta di dimissioni per la vicenda clamorosa del rave abusivo in provincia di Viterbo, presso il lago di Mezzano.
Capiremo se Conte insisterà sui temi della politica estera, che lo hanno portato ad essere al centro di polemiche per aver definito tutto sommato distensiva l’azione politica dei talebani in Afghanistan, dopo che il suo ministro Di Maio nel giorno della presa di Kabul aveva preferito restare al mare, piuttosto che lavorare alla Farnesina.
Capiremo se Letta insisterà sui temi divisivi come quelli delle tasse a favore dei giovani o i diritti civili, se Tajani e Rosato continueranno a rinverdire il patto del Nazareno, che aveva visto protagonisti nella legislatura precedente i loro leader Berlusconi e Renzi.
Verificheremo se fratelli d’Italia preferirà lavorare per spostare il presidente del consiglio Draghi al Quirinale o piuttosto arrendersi all’idea di averlo fino alla scadenza naturale della legislatura prevista per il 2023, rafforzando la leadership di Giorgia Meloni in un centro destra, nel quale però un ringalluzzito Berlusconi torna a parlare di partito unico almeno con lega, strizzando l’occhio a Salvini, magari per puntare proprio alla presidenza della Repubblica. Al meeting di Rimini di Comunione e liberazione saranno presenti anche undici ministri del governo, il presidente della Confindustria il Commissario Europeo, il segretario della CISL, il presidente del Parlamento europeo e altri manager, imprenditori ed economisti per discutere di sostenibilità ambientale, energetica e tecnologica.
La tradizione del Meeting e’ quella di abbassare i toni degli scontri per alzare invece il livello del confronto culturale e la scelta del titolo di questa edizione del 2021 rafforza questa direzione con le parole, prese dal diario del filosofo danese Soren Kierkegaard, “il coraggio di dire io”.
Secondo gli organizzatori questa frase ha il significato di riscoprire la consistenza e la grandezza della propria vita affinché, attraverso responsabilità, dialogo e creatività, essa diventi più piena e feconda per contribuire al bene comune, in un periodo storico particolarmente difficile per la gravi crisi sanitaria ed economica, che stiamo attraversando dall’inizio della pandemia da covid 19.
Il presidente del Meeting, Bernhard Scholz, ha richiamato tutti i relatori previsti all’importanza per la nostra nazione di mantenere un solido ancoraggio alle radici europee e di abbandonare le battaglie ideologiche tra le forze politiche, puntando invece a perfezionare le intese per consentire all’Italia di utilizzare i fondi del Next generation Eu in modo appropriato, affinché la ripresa economica possa essere la più solida e duratura possibile. Per fare questo però è necessaria la formazione di una nuova classe dirigente, soprattutto politica, che metta da parte gli egoismi e il populismo, per salvare l’Italia in questo periodo nero, che coincide col semestre bianco della presidenza della Repubblica, e tutto questo deve prescindere dal successo del proprio partito o della propria coalizione politica.