L’Alzheimer rappresenta una delle sfide sanitarie più grandi dei prossimi decenni. Con il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale, il numero di persone affette da tale malattia neurodegenerativa è destinato a crescere. Tuttavia, la ricerca scientifica sta facendo passi da gigante e recenti scoperte offrono nuove speranze.
Un gruppo di ricercatori del MRC di Cambridge ha recentemente pubblicato uno studio su Cell, presentando una possibile svolta terapeutica. La nuova terapia si basa sulla proteina TRIM21, già presente nel nostro corpo, che solitamente agisce nel sistema immunitario per combattere le infezioni virali.
Come si legge su Repubblica, i ricercatori hanno scoperto un metodo per “riprogrammarla”, permettendole di attaccare e distruggere gli accumuli tossici di proteine tau, considerati tra le principali cause dell’Alzheimer.
Sebbene i risultati siano incoraggianti, è bene ricordare che si tratta ancora di ricerche sperimentali. Saranno necessari ulteriori studi per confermarne l’efficacia.
La scoperta di TRIM21 potrebbe aprire nuove strade non solo per l’Alzheimer, ma anche per altre malattie neurodegenerative come la paralisi sopranucleare progressiva.