Siamo quasi alla fine del mese di Gennaio che viene anche detto Veganuary per il tentativo di avvicinare quante più persone possibile al cibo vegetale.Intanto scopriamo insieme cos’è la Plant-Based.
In questo breve articolo ci immergeremo in uno dei trend alimentari più affascinanti del momento: la dieta Plant-Based.
Se siete incuriositi su cosa comporti e come si differenzi dalla vasta gamma di filosofie alimentari, siete nel posto giusto.
La dieta Plant-Based, di cosa si tratta?
La dieta Plant-Based è molto più di un semplice regime alimentare; è un approccio filosofico alla vita, con l’alimentazione come suo cardine.Sotto il segno del rispetto per la salute individuale e per il nostro pianeta, questa dieta si traduce in una scelta consapevole di alimenti a prevalenza vegetale.
Scendiamo nei dettagli.Il termine “plant-based” significa letteralmente “basato sulle piante”.
L’alimentazione è principalmente vegetale, ma l’attenzione si estende all’assunzione di alimenti naturali, non processati industrialmente, preferibilmente provenienti da risorse e animali a chilometro zero.
La dieta Plant-Based e la dieta vegana, differenze
È essenziale distinguere la dieta Plant-Based dalla dieta vegana.Mentre la dieta vegana esclude ogni forma di alimento di origine animale, dalla carne ai derivati, e estende il tutto anche all’utilizzo ad esempio cuoio, la dieta Plant-Based è più flessibile.
Consente moderatamente alcuni prodotti animali, ma solo se di eccellente qualità e certificata provenienza.E se vi state chiedendo come si struttura ecco qui di seguito alcuni pilastri.
Sono assolutamente in pole position in questa alimentazione cereali integrali, olio extravergine d’oliva, frutta e verdura di stagione.Carne e pesce sono concessi in piccole quantità, rispettando criteri di provenienza naturale e sostenibilità.
I dolci sono concessi solo se fatti in casa con ingredienti controllati, preferibilmente di origine vegetale.Un grande “no” riguarda cibi pronti e lavorati: sughi pronti, patatine, biscotti, snack vari, cereali zuccherati e creme spalmabili.
Il cibo spazzatura e il fast-food sono esclusi da questa filosofia alimentare.
Ad Okinawa, l’isola giapponese famosa per la longevità dei suoi abitanti, si segue la Plant-Based
Per abbracciare la dieta Plant-Based, è fondamentale essere consumatori attenti.E’ alla base di questa alimentazione consumare cibi freschi che seguano la stagionalità, che rispettino il ritmo naturale della produzione alimentare, in poche parole che rispettino i tempi della Natura.
Essere sostenitore di questa filosofia significa anche essere un consumatore informato e in grado di considerare e soprattutto saper leggere le etichette: conoscere la provenienza, le modalità di produzione e gli stessi valori nutrizionali, sono passi cruciali.Un esempio illustre di dieta plant-based è quella di Okinawa, isola giapponese famosa per la longevità dei suoi abitanti.
Precetti nutrizionali
Questa dieta è per definizione antinfiammatoria, ricca di antiossidanti e bassa in calorie.
Si basa su 5 precetti nutrizionali:
- La regola del 80% di sazietà :fermarsi prima di raggiungere la sazietà al 100%, praticando il nutrirsi consapevole e lontano da distrazioni.Alzarsi da tavola un attimo prima di raggiungere la sazietà, in modo da essere subito operativi e non cadere nel tranello dell’abbiocco post prandiale.
- L’importanza delle piccole porzioni: mangiare di tutto, ma in piccole quantità, condividendo i pasti come momento conviviale.
In questa alimentazione sono banditi i monopiatti che invece spopolano sulle nostre tavole.
Questo per ingannare l’occhio e variare nelle pietanze che partono dalla verdura e abbracciano riso e zuppe (molto nota è quella di miso); pochi alimenti di origine animale e se presenti sono per lo più pesci.
- Verdure al centro dell’alimentazione: porzioni abbondanti di verdure, sempre al centro di ogni pasto, come fossero la portata principale al cui fianco si posizionano proteine animali (carne e pesce) considerati semplici accompagnamenti, così come quelle vegetali derivanti da tofu e seitan.
- Metodi di cottura funzionali: crudo, semicotto e bollito, sono le tipologie di cottura preferite in questa alimentazione, questo per per massimizzare i benefici nutrizionali e ridurre i grassi.
- Niente dessert: i dessert sono banditi, o meglio non sono contemplati a fine pasto, possono essere utilizzarti in seguito, fatto questo che promuove un consumo consapevole.
E se ad Okinawa c’è nun così alto tasso di longevi forse questa alimentazione c’entra qualcosa, o no?E allora perchè non iniziare a cambiare?
E magari abbracciare la dieta Plant-Based che come avete inteso è più di un trend alimentare; è un modo di vivere che abbraccia la salute personale, la sostenibilità e il rispetto per tutte le forme di vita.Se state pensando di intraprendere questo percorso, ricordate l’importanza di essere consumatori consapevoli e di godere di cibi freschi e naturali.
E soprattutto l’importanza di rivolgersi ad uno specialista della nutrizioine, che sappia accompagnarvi in questa scelta importante