Epatite pediatrica: come prevenire il rischio per i bambini


Cosa prevede l’epatite in età pediatrica? Come bisogna prevenirla? Ebbene, l’epatite in età pediatrica è molto più diffusa di quello che si potrebbe pensare. Infatti, le madri infette hanno un’altissima probabilità di andare a infettare il figlio già nel corso della gravidanza. In realtà, l’infezione si può prevenire grazie a un vaccino e inoltre, con la somministrazione di immunoglobuline subito dopo il parto. Scopriamo insieme che cos’è l’epatite B pediatrica e soprattutto, come fare per tenerla lontana dal proprio bambino.

L’epatite B in età pediatrica

L’epatite B è un’infezione causata dal virus HIV ovvero quello HIVB. L’epatite può essere sia cronica che acuta. Vieni chiamata cronica quando si manifesta in un periodo di tempo allargato. Inoltre, è acuta quando si manifesta come un episodio singolo. Generalmente viene trasmessa per contatto con persone infette o passato al feto dalla mamma infetta. Negli adulti, la trasmissione è soprattutto di tipo sessuale. Secondo i dati a disposizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si stima che nel mondo ci sono 257 milioni di persone che hanno un’infezione cronica da virus dell’epatite B. Infatti, i portatori del virus in tutto il mondo per quanto concerne l’epatite B sarebbero circa 500.000. Per quanto concerne l’epatite B in età pediatrica, solitamente questa malattia ha un’evoluzione di tipo benigno. Quando però diventa particolarmente grave, la trasmissione è davvero molto pericolosa. Più del 90% dei bambini si infettano durante la gravidanza, quindi con la cosiddetta “trasmissione verticale”. Parliamo di quella che avviene durante la fase in cui madre lo porta in grembo. Tali bambini diventano portatori cronici del virus dell’epatite B. Se invece l’epatite si manifesta in età prescolare, il rischio di diventare dei portatori cronici di epatite B scende del 25 – 60%. Scende ulteriormente al 5%, se invece questa malattia compare in età adulta. Può essere facilmente diagnosticata andando a cercare nel sangue una sostanza che si chiama HBsAG. Vediamo come si fa per prevenire questa patologia.

Come prevenire l’epatite B in età pediatrica

La prevenzione dell’epatite B in età pediatrica va fatta subito con la somministrazione di una prima dose di vaccino contro la patologia, entro 24 o 48 ore dalla nascita. Contemporaneamente al vaccino, ai bambini devono essere somministrate delle immunoglobuline specifiche. Si tratta di componenti che vanno ad agire contro il virus dell’epatite B. Finito il ciclo di vaccinazione che viene fatto con altre tre dosi a 4 settimane, 8 settimane e a 12 mesi, va fatto il controllo della risposta immunitaria. Questo per capire se il bambino effettivamente è protetto dall’infezione. La maggior parte dei bambini che fanno questo iter, non si infettano. Quando questo però succede, allora bisogna agire con un trattamento specifico. In generale, nelle gestanti che hanno un numero molto alto di virus nel sangue bisogna – nel terzo trimestre di gravidanza – mettere in campo un trattamento con farmaci antivirali. L’obiettivo è che possa ridursi la quantità di virus che si trova nel sangue. Va specificato che se i bambini hanno ricevuto il vaccino e le immonoglobuline possono anche essere allattati dalla madre, pure se infetta. Infatti, l’allattamento va sempre incoraggiato, anche in questo caso, a meno che non siano presenti sanguinamenti del capezzolo o ragadi.

 

 

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