Che cos’è la cataratta?
La cataratta è una patologia oculare dovuta all’opacizzazione del cristallino, una lente che si trova nell’occhio tra l’iride e il corpo vitreo. Questa lente trasparente si comporta come l’obiettivo di una macchina fotografica, mettendo a fuoco le immagini sulla retina e permettendoci così di vedere in maniera nitida, quando il cristallino perde la sua trasparenza si ha una riduzione della capacità visiva. La causa dell’opacizzazione del cristallino è un accumulo di proteine, che vanno a formare un velo “lattiginoso” e opaco impedendo alla luce di arrivare fino alla retina.
La cataratta è una malattia che insorge lentamente, può colpire uno o entrambi gli occhi e nelle fasi iniziali può non dare sintomi particolari, con il progredire della malattia però il cristallino diventa sempre più opaco assumendo un colore grigiastro e rendendo le immagini confuse e nebbiose.
Quali forme di cataratta ci sono?
Conosciamo diverse forme di cataratta, anche se quella prevalente e più diffusa è la cataratta senile, causata da un invecchiamento fisiologico dei tessuti che portano come conseguenza a un cambiamento della composizione e della struttura del cristallino che oltre a diventare opaco perde la sua elasticità e flessibilità, con conseguente difficoltà nel mettere a fuoco le immagini.
Altre forme sono:
- Cataratta da farmaci, un uso prolungato di terapia cortisonica, può provocare la cataratta, come anche i farmaci usati per il glaucoma, a lungo andare possono dare come conseguenza un’opacità del cristallino;
- Cataratta congenita, può comparire già alla nascita o nei primi mesi di vita a causa di alterazioni metaboliche della madre o del feto, infezioni contratte dalla madre durante la gravidanza (varicella, rosolia, toxoplasmosi..), farmaci assunti dalla madre in gravidanza (soprattutto cortisonici), sindrome di Marfan, una malattia che interessa il tessuto connettivo, colpendo soprattutto occhi, sistema muscolo scheletrico e cardiovascolare.
- Cataratta come conseguenza di una malattia, come il diabete, la dermatite atopica, o la sclerodermia. In particolare i pazienti diabetici hanno un’alta probabilità di sviluppare la cataratta, che di solito si presenta in entrambi gli occhi e con un decorso molto rapido, con il rischio di arrivare velocemente ad una opacizzazione completa del cristallino.
Sintomi della cataratta
La cataratta è una malattia che generalmente progredisce in maniera lenta, e spesso inizialmente può essere asintomatica, fino a che l’opacizzazione del cristallino non diventa più diffusa. Può essere colpito uno o entrambi gli occhi anche con gravità diverse. I sintomi più frequenti sono:
- annebbiamenti transitori o permanenti della vista;
- visione di aloni luminosi intorno alle luci;
- difficoltà a distinguere bene i colori;
- affaticamento durante la lettura;
- visione doppia;
- cambiamento nel colore della pupilla che può apparire giallastra o grigia.
Diagnosi della cataratta
Solo l’oculista può diagnosticare la cataratta che se non diagnosticata in tempo porta facilmente alla cecità, per questo motivo è fondamentale effettuare regolari controlli oculistici a qualsiasi età, ma più frequentemente dopo i 45anni.
Con l’oftalmoscopio e con la lampada a fessura lo specialista riesce individuare la posizione esatta della cataratta e misurare così quanto questa blocchi la luce che deve arrivare alla retina. Altri esami utili sono lo studio del fondo dell’occhio per escludere patologie della retina, la topografia corneale e l’ecografia oculare per quei casi di cataratta completa che non permette di osservare correttamente le strutture poste nel fondo dell’occhio.
Trattamento della cataratta
La cataratta purtroppo è una malattia che non può essere curata, l’unica soluzione rimane quella chirurgica che permette di rimuovere il cristallino ormai deteriorato e sostituirlo con una lente artificiale. Tali tecniche permettono di migliorare notevolmente la visione e la percezione dei colori.
Esistono diverse tecniche all’avanguardia che come spiega il Dott. Dario Severino, oculista a Pisa e con esperienza decennale in interventi di chirurgia della cataratta, che sono valide e assolutamente indolore permettendo di recuperare la vista in poco tempo.
Le principali tecniche utilizzate sono:
- Facoemulsificazione, è la tecnica maggiormente usata in Italia e che consiste nel distruggere il cristallino opaco con gli ultrasuoni, e a seguire viene impiantato il cristallino artificiale che, se necessario può correggere anche difetti di rifrazione preesistenti, come la miopia o la presbiopia.
- Femtolaser, è una tecnica avanzata che con un laser a femtosecondi (quindi con una precisione infinitesimale) permette di effettuare delle microincisioni sulla cornea e ai lati della capsula che contiene il cristallino, così da raggiungerlo e frantumarlo per poi sostituirlo con la lente artificiale.
Questi interventi durano circa 10-20 minuti, non richiedono punti di sutura e già dal primo giorno il paziente noterà un miglioramento della vista che andrà progredendo in meglio fino all’ 8° giorno e dopo circa un mese si ha la guarigione completa.
Nei giorni successivi all’intervento possono esserci sintomi come arrossamento, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo, ma tutti questi tendono a scomparire nel giro di poche settimane.
Il paziente dovrà utilizzare colliri a base di antibiotico e cortisone per ridurre l’infiammazione ed evitare l’insorgere di infezioni. Dovrà poi proteggersi con degli occhiali dalla luce da sole, stando attento a non sfregarsi gli occhi e a non sollevare oggetti pesanti.