La bella stagione porta con sè gioie e dolori. La voglia di fare mille cose non va proprio a braccetto con la spossatezza che comporta il caldo. Possiamo fare qualcosa variando la nostra alimentazione? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Claudia Cinquegrana, biologa nutrizionista.
- Dott.ssa Cinquegrana, in estate occorre diversificare la nostra alimentazione? Cosa cambia tra l’inverno e l’estate?
Sono sempre del parere che il corretto stile alimentare debba essere qualcosa da portare avanti tutto l’anno e per tutti gli anni.
Sicuramente la stagionalità degli alimenti ha una grossa importanza; è opportuno usufruire dei prodotti stagionali, meglio ancora se a Km zero. Questo, a mio parere, per due motivi: il primo per sfruttare tutti i nutrienti che nel periodo giusto dei prodotti (mi riferisco soprattutto a frutta, verdura e ortaggi) sono al loro optimum, in modo da rendere il cibo non solo qualcosa per soddisfare il senso di fame, ma anche “funzionale” alla nostra salute; il secondo motivo è che il Km zero ci aiuta a usare prodotti più freschi, più salutari che non abbiano trascorso già parte della loro vita su mezzi gommati in autostrada. Se poi avessimo la certezza del BIO sarebbe il massimo!
In estate è importante idratarsi bene e mangiare cibi leggeri
In estate è importante idratarsi bene e mangiare cibi leggeri che non appesantiscano. E’ allo stesso modo importante non saltare i pasti e fare in modo che siano sempre pasti completi – nel senso corretto del termine, ovvero giusto apporto di carboidrati, grassi e proteine.
Sì, quindi, ai piatti unici, anche freddi; sì all’uso dei legumi; sì all’uso quotidiano di frutta e verdura. Anche mangiare 3 volte a settimana pesce fresco (molluschi compresi) è una buona abitudine. Evitare cibi particolarmente calorici e abusi di alcool sono raccomandazioni che valgono sempre, ma in estate di più!
E se c’è la classica serata con amici che prevede mangiare e bere, facciamolo ma il giorno prima e soprattutto il giorno dopo cerchiamo di rientrare nei regimi di un’alimentazione sana e controllata.
- E se si va al mare?
Niente di più comodo della “schiscetta”. Pensiamo a portare con noi il cibo ed evitiamo tramezzini o cibi fugaci da bar. Se poi c’è la possibilità di un piatto “preparato” nell’area ristorazione del lido, ben venga, ma occhio sempre agli eccessi di grasso.
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