Fino a qualche anno fa, sulla spiaggia, sotto la calura del sole cocente, lo sentivi da lontano, come l’eco di una dolce parola che arriva al tuo orecchio: “Cocco bello, cocco fresco”.
Improvvisamente vedevi quella figura materializzarsi nella traiettoria del tuo occhio, lui, l’uomo del cocco tipicamente vestito con jeans arrotolato fino al ginocchio, canotta (discutibilmente) bianca e cappello di paglia. Il suo cesto con cubi di ghiaccio o per i più moderni la borsa frigo. E almeno una volta ne sono sicura lo avrai fermato per comprarne un po’.
Albero della vita superfood
La vocina nella tua testa adesso ti sta dicendo che il cocco fa ingrassare, lo dicono tutti, per cui non lo consideri tra i frutti soprattutto estivi che potrebbero accompagnare le tue giornate.
Allontana questa vocina, incatena in un angolo i pregiudizi e le fake news quotidiane e seguimi.
Partiamo da un po’ di informazioni generiche: la palma del cocco da cui ha origine questo frutto che viene definito anche un superfood, viene chiamata “albero della vita”, questo perchè non si butta via niente: sappiamo che si mangia il frutto da cui si possono preparare olio, latte, acqua oltre che mangiarlo tal quale nella sua succosa veste bianca.
Inoltre dal guscio legnoso si possono creare oggetti, dalle ciotole alle pochette, ai posacenere, e dal tronco anche mobili.
Cocco, valori nutrizionali
Il frutto ha una composizione molto ricca di vitamine e sali minerali, è fibrosa e non eccessivamente ricca in zuccheri. Certo è un frutto ricco di grassi, che sono stati al centro di numerose polemiche per molti, moltissimi anni, in quanto il 92% dei grassi del cocco sono saturi.
Ora anche mio nipote di 6 anni sa che i grassi saturi sono da ridurre in una dieta salutare. E allora?
Attenzione, in questo caso sto parlando di acidi grassi che hanno origine vegetale e si comportano diversamente da quelli di origine animale, inoltre sono grassi che vengono subito utilizzati come fonte di energia (si definiscono grassi a catena media molto utili in alcuni processi del nostro metabolismo) ed è vero che producono colesterolo nel sangue, ma si parla del famoso colesterolo buono.
Sono giorni che utilizzo il latte di cocco come ingrediente principe di alcune mie ricette e sono mesi che utilizzo lo yogurt fatto con il latte di cocco che è naturalmente privo di lattosio, e, ovviamente essendo di origine vegetale, non presenta le proteine tipiche del latte vaccino cioè le caseine.
E’ un ottimo alimento che però deve essere gestito con cautela visto che soli 100g possono apportare 197 Kcal. In commercio se ne trovano diversi tipi, in genere nella classica lattina troviamo quello intero, ma spesso nei contenitori simili a quelli del latte lo si trova nella versione light.
Si può preparare anche in casa, pulendo il cocco, mettendo i pezzi in ammollo per un po’ utilizzando l’estrattore che darà latte puro o anche con un metodo meno elaborato ma più laborioso: la polpa del cocco viene grattugiata e poi frullata con acqua molto calda in proporzioni fisse ovvero 1 parte di cocco grattugiato e 2 parti di acqua calda. Si lascia riposare e poi la miscela viene filtrata attraverso un canovaccio pulito più volte fino a che il prodotto finale non soddisfa.
Con la polpa che resta sia che si usi l’estrattore che il metodo “casalingo” si può utilizzare per fare dei buonissimi dolci o pesti (si chiama okara e si può usare come sostituto dei pinoli!).
A proposito di latte di cocco ti lascio un’idea “dolce”, anche se a essere onesti io lo uso di più per il salato https://bit.ly/3gQ38Mq
Pensiamoci a usare questo superfood in tutte le sue forme, soprattutto quella di frutto.
Buona estate!