Guaranà – Come portare alla ribalta un prodotto conosciuto poco? Con una canzone che poi diventa il tormentone dell’estate. Guaranà, benefici e controindicazioni. Ne parliamo oggi con la Dr.ssa Claudia Cinquegrana, biologa nutrizionista – Studio Albes.
Guaranà, fonte di energia
Il tormentone dell’estate, un’ottima pubblicità per il guaranà (Paullinia cupana), una pianta profondamente radicata nell’identità culturale della popolazione indigena brasiliana, alla quale è attribuita la tradizionale lavorazione. Può essere lavorata e resa sotto forma di pasta semi solida, oppure sotto forma di liofilizzato, che è quella più noto nella nostra cultura.
In passato la bevanda a base di guaranà veniva consumata come fonte di energia per i cacciatori e durante la pesca, e per il trattamento del mal di testa e della febbre.
Al giorno d’oggi, questo prodotto della foresta pluviale amazzonica è conosciuto in tutto il mondo per le sue proprietà stimolanti e potenziali benefici per la salute.
Molti studi hanno dimostrato effetti sulla salute legati al suo consumo, come aumento delle prestazioni cognitive, miglioramento del metabolismo energetico, minore prevalenza di malattie non trasmissibili e miglioramento dei marker di stress ossidativo; questi effetti sulla salute sono stati principalmente associati alla presenza di caffeina e flavanoli nella sua composizione.
Attenzione alle controindicazioni
Gli integratori a base di guaranà, insieme a molteplici ingredienti – soprattutto alte dosi di caffeina – hanno determinato agitazione, ansia, insonnia, aggressività e tachicardia proprio per il potere eccitante di questa pianta che nei semi presenta la più alta percentuale (2% –8%) di caffeina, rispetto a qualsiasi altra pianta e un’alta concentrazione di polifenoli.
Sono questi ultimi ad evidenziare il forte carattere antiossidante e antinfiammatorio che ha suscitato interesse tanto che in alcuni studi, per ora su animali, l’integrazione di polvere di semi di guaranà ha impedito l’aumento di peso, la resistenza all’insulina e l’aumento del tessuto adiposo (si, parlo proprio di quella fascia di grasso intorno soprattutto all’addome) associato alla dieta occidentale .
Tuttavia, mancano ancora risultati conclusivi sull’integrazione di guaranà per la gestione del peso.
Molto importante è sapere che il guaranà può avere effetti urticanti per le mucose dello stomaco, quindi è sempre meglio assumerlo dopo i pasti.
Esiste come integratore? Certo. Lo può assumere chiunque? Direi di no soprattutto per chi manifesta patologie tiroidee. E’ la pillolina magica per dimagrire? Assolutamente no, può aiutare a gestire il metabolismo dei grassi ma ci sono ancora molte prove da fare in merito.
Un goloso consiglio
Ma se posso consigliarvelo, assaggiate il caffè al guaranà (dopo il pasto) e ne apprezzerete sicuramente il sapore (a me ricorda un agrume; vi invito a provare e a condividere la vostra sensazione magari scrivendo qui https://www.facebook.com/groups/500009547349622)