Il reflusso gastroesofageo: come migliorare con l’alimentazione

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Seguire una dieta sana è la chiave per trattare la questione reflusso gastroesofageo. Infatti l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per la prevenzione di questa problematica che colpisce un’alta percentuale della popolazione.

Quali alimenti scegliere per prevenire il reflusso gastroesofageo

Ciò che si consiglia sempre è stare attenti al cibo che si sceglie, valorizzando i prodotti più sani e nutrienti possibili, ma che hanno comunque capacità di alleviare questo bruciore a livello dello sterno. Il prodotto che più si consiglia per la prevenzione è l’aloe vera, molto ricca di proprietà calmanti e antiacidi. Infatti l’estratto dell’aloe vera ha la capacità di regolare i valori degli acidi nell’apparato digerente, ristabilendo il PH dell’organo. Cerchiamo di evitare il consumo di ciò che si reputa cibo irritante come ad esempio gli insaccati, con le loro grandi quantità di sale, conservanti e altre sostanze aggiunte che causano acidità a livello dell’apparato digerente. Evitare anche un consumo eccessivo di farine raffinate, dolci, cibi pre-cotti, cibo in scatola, e latticini e i suoi derivati.

 

Creare un abitudine alimentare

Mangiare 5 volte al giorno risulta una tattica molto efficace contro il reflusso gastroesofageo, in quanto suddividendo il cibo ingerito in più pasti, l’apparato digerente è in grado di gestire in maniera più efficace gli acidi presenti nei vari alimenti. E di conseguenza non avremo mai quel sentore di gonfiore addominale o del classico bruciore a livello dello sterno, anche perché i pasti essendo più leggeri saranno anche più facili da digerire.

Evitare abbuffate pre-nanna

Un errore nella maggior parte delle diete è proprio quello di arrivare ad ora di cena affamati come dei lupi, Una cena abbondante è una delle cause principali della manifestazione del reflusso gastroesofageo. La motivazione è ben chiara; basti pensare che durante tutta la notte il corpo rimane in posizione distesa, favorendo il reflusso degli acidi attraverso l’esofago. Il risultato finale sarà una notte insonne. Causata da una cattiva digestione. L’ideale sarebbe consumare il pasto circa tre ore prima di coricarsi.

 

 

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