L’estate è a mio avviso il periodo migliore per iniziare un percorso alimentare controllato, per la varietà di frutta e verdura, ma c’è anche l’altra faccia della moneta che sono gli svaghi, gli aperitivi, le uscite più frequenti e il mare. Eppure resto della mia idea. Sfido chiunque a contare i tipi di frutta che ci sono da maggio a settembre e a paragonarli con quelli invernali. Non c’è partita!
P come prugna
Tra i vari frutti in questo periodo spiccano le prugne. Non tutti sanno che le prugne appartengono al genere Prunus, come anche anche albicocche ,ciliegie e pesche.
Le prugne sono caratterizzate da una polpa succulenta, sugosa, zuccherina che circonda un nocciolo interno dall’aspetto legnoso che non è digeribile. Sono ricche di potassio e magnesio, vitamina A e carotenoidi.
Le prugne sono anche ricche di fibre sia solubili che insolubili, quindi sono annoverate tra i cibi che aiutano la regolarità intestinale, probabilmente anche per la presenza oltre che di fibre di sorbitolo, che per semplicità definiamo uno zucchero, che è un blando lassativo.
Ma è proprio così? In realtà sono pochi gli studi e quindi le evidenze scientifiche che danno questa proprietà alle prugne, quelle che evidenziano queste caratteristiche riguardano però le prugne disidratate, non le fresche, salvo che se ne mangi una notevole quantità.
Quindi per una stipsi moderata potrebbe essere utile mangiare prugne disidratate, lasciate in ammollo tutta la notte: reidratandosi danno una mano al transito intestinale.
Occhio alle calorie!
Occhio però alle calorie: normalmente una prugna ha 40-45kcal, parliamo di un frutto intero, ma se leggi le etichette di prugne disidratate ti accorgi che le calorie si triplicano (come succede per tutti i frutti disidratati).
Questo le rende un alimento assolutamente favorevole per gli sportivi, come reintegro energetico post allenamento, in questo caso anche senza reidratare. Le prugne secche sono anche ricche di vitamina K utile per il mantenimento delle ossa sane.
La versatilità in cucina delle prugne le rende un frutto importantissimo in questo periodo, le puoi mangiare tal quale, sotto forma di marmellata, come ingrediente sia in piatti dolci che in piatti salati. Attenzione sempre alle quantità!
Attenzione anche alle possibili allergie!
E’ fondamentale per me che mi interesso da molti anni di allergie alimentari sottolineare che la prugna (e la maggior parte degli appartenenti al genere prunus) può portare allergia. Quindi se si ha il sospetto è fondamentale recarsi dal medico curante che saprà direzionare verso lo specialista di riferimento.
Potresti non sapere di essere allergico, quindi io consiglio sempre di approcciarsi dolcemente a un cibo che non abbiamo mangiato per un lungo periodo, proprio come il caso delle prugne fresche che ci sono solo in questo splendido periodo dell’anno.
Sulla frutta estiva e su come abbinarla leggi anche https://bit.ly/3xokqah
(Dr.ssa Claudia Cinquegrana, biologa nutrizionista dello Studio Albes)