Vigoressia e Ortoressia – La distorsione dell’immagine corporea non si evidenza esclusivamente nei soggetti che manifestano i classici disturbi del comportamento alimentare, come nel caso dell’anoressia nervosa, della bulimia nervosa e del disturbo da alimentazione incontrollata , ma può emergere anche in quei soggetti che nonostante abbiano muscoli ben definiti e ipertonici si percepiscono a livello muscolare flaccidi e poco tonici. In questo contesto ci troviamo di fronte ad un disturbo definito come Vigoressia, un disturbo legato alla distorsione dell’immagine corporea che viene spesso anche definita Anoressia inversadetta anche bigoressia dall’inglese(muscle dysmorphia o bigorexia).
Vigoressia, di cosa si tratta?
Alla base di questo disturbo c’è l’insoddisfazione legata alla propria immagine riflessa allo specchio che sfocia in numerose e continue ore di allenamento in palestra o anche a casa, portando ad un vortice in cui questi soggetti rischiano sia per il proprio stato di salute che per la loro salute mentale, poiché ne consegue da tale comportamento un isolamento sociale e relazionale evidente ed importante.
Nella mente dei soggetti “vigoressici” c’è il sentirsi inadeguati e l’obiettivo forsennato a raggiungere una forma fisica perfetta, che porta a considerare gli altri incapaci di capire l’importanza di questo loro desiderio ossessivo-compulsivo che nel tempo diventa talmente grande che li porta a percorrere qualsiasi strada per ottenere il fine a cui puntano come ad esempio l’assunzione eccessiva di proteine, l’assunzione di anabolizzanti o altri farmaci che aumentano la massa muscolare.
“Specchio specchio delle mie brame…”
I soggetti affetti da Vigoressia tendono ad osservarsi allo specchio continuamente e a verificare il tono muscolare, confrontando il proprio corpo con quello degli altri, andando in panico o in forte stress se saltano un allenamento o un pasto, tendendo a trascurare, gli affetti, il lavoro, lo studio e pensando solo ed esclusivamente ad allenarsi, pesandosi di continuo e percependosi deboli e senza una forma fisica prestante.
La diagnosi di Vigoressia o Anoressia inversa, viene fatta andando a verificare se sussistono i sintomi indicati dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, poiché esso non è semplicemente un forte interessamento al body-building o all’allenamento in generale. Questo disturbo è più frequente tra i maschi e spesso porta nei più giovani a complessi di inferiorità. Appare solitamente all’inizio della pubertà, oppure alla fine dell’adolescenza estendendosi poi nell’età adulta. Il disturbo è molto spesso accompagnato da depressione e il soggetto è considerato invece dagli altri una persona con un aspetto fisico notevole. In Italia, il numero di persone colpite da Vigoressia ammonta a circa 50.000 casi comprendendo ragazzi di età compresa tra i 20 e i 35 anni. Per il trattamento della Vigoressia è indicata la psicoterapia cognitivo-comportamentale che si prefigge di ricercare le chiavi per prevenire e controllare i comportamenti che rivelano l’ossessiva preoccupazione per la scarsa tonicità della massa muscolare e una presunta magrezza. Quest’ultimo elemento che ho indicato fa comprendere bene come la Vigoressia sia proprio l’inverso dell’Anoressia Nervosa.
Ortoressia
Parallelamente a questo disturbo caratterizzato da un’ossessione verso una forma fisica prestante, nella società attuale, che come ben sappiamo è tutta proiettata verso una società del benessere, la focalizzazione dell’attenzione sulla qualità del cibo apre le porte ad un altro disturbo noto come Ortoressia, ovvero l’ossessione per il mangiare sano e per il perseguire un modello alimentare di qualità.
Chi soffre di questo disturbo ha un controllo maniacale sul cibo, selezionando in maniera accurata specifici alimenti non tanto per il piacere di mangiare ma per le qualità nutrizionali che gli alimenti apportano al nostro organismo. Sappiamo tutti che mangiare bene e mangiare sano ci preserva dalla comparsa di numerose malattie, ma bisogna tenere presente che i famosi “sgarri” non hanno mai ammazzato nessuno!
L’essere maniacali porta ad un estremo fanatismo alimentare e gli ortoressici, tendono a sentirsi in colpa se consumano cibi che non ritengono “salutari” e sviluppano nel tempo un avversione verso le persone che consumano “cibo spazzatura”. Come la maggior parte dei disturbi legati all’alimentazione, anche nell’Ortoressia le giornate sono scandite dal pensiero costante del cibo in particolar modo i soggetti affetti da tale disturbo pensano e programmano cotture particolari, pianificano i pasti giornalieri, limitano le scelte alimentari scartando tutti quegli alimenti che sono ad esempio ricchi di zuccheri e di sale oppure prodotti OGM o ancora prodotti in scatola e a lunga conservazione.
Ci si rinchiude in un recinto contornato da depressione, rabbia, sensi di colpa e se mangiano qualcosa che non ritengono di qualità vanno a somatizzare disturbi fisici come nausea, cattiva digestione e vomito. Lo sgarro genera ansia che aumenta sempre di più fino a irrigidire e rendere ferree le regole alimentari adottate entrando in un vero e proprio vortice, dal quale diventa difficile venire fuori.
L’ossessività verso il cibo sano può essere rischioso per la salute poiché il più delle volte questi soggetti tendono a fare tutto da soli, e spesso i piani alimentari che si programmano sono altamente sbilanciati e rischiano di portare deficit nutrizionali da non sottovalutare. Infine, anche in questo caso la psicoterapia ci viene in aiuto e un lavoro d’equipe tra psicologo, medico e nutrizionista può aiutare queste persone intrappolate in questa bizzarra malattia.