Alcuni avvertono punture di tanti spilli, altri sentono le spine di un cactus, altri ancora il fuoco… Eh sì, non è facile sedersi, con le emorroidi! Anche se cerchiamo di comportarci con disinvoltura, soprattutto perché proviamo vergogna a confessare il nostro disturbo in giro, i sintomi sgradevoli possono davvero rendere difficoltoso arrivare a fine giornata senza essere stremati! Non dobbiamo disperare, poiché è possibile attenuare i sintomi, agendo localmente e seguendo alcune dritte pratiche.
Sedersi su un cactus anziché su una poltrona: effetto emorroidi
Spezziamo una lancia a favore delle emorroidi: infatti, questi cuscinetti o gavoccioli di tessuto morbido e spugnoso, non sono patologici, al contrario. La loro importante funzione è di collaborare con lo sfintere anale nel mantenere la continenza di feci, gas e consentire agevolmente l’evacuazione, ossia il passaggio delle feci attraverso l’orifizio anale. Senza le emorroidi, non saremmo in grado di trattenere adeguatamente il materiale fecale.
I gavoccioli sono interni al canale ano- rettale (emorroidi interne) o esterni (emorroidi esterne), a seconda che siano posizionati al di sopra o al di sotto della linea pectinea, una linea immaginaria che divide il retto dall’ano. Le emorroidi, quindi, sono fisiologiche strutture anatomiche di sostegno, normalmente presenti in ognuno di noi, innocue e silenziose.
I cuscinetti emorroidari si gonfiano o si sgonfiano per via dell’afflusso o del deflusso sanguigno all’interno dei vasi sanguigni di cui sono riccamente composte. In condizioni non patologiche, le emorroidi non ci danno fastidio, mentre possono diventare sintomatiche quando si gonfiano e si infiammano.
Infatti, a causa principalmente di una insufficienza venosa, i cuscinetti emorroidari possono dilatarsi, con ristagno sanguigno, sfiancamento, cioè diminuzione del tono e dell’elasticità dei vasi emorroidari. In questa condizione possono insorgere diversi sintomi, come ad esempio dolore acuto e prurito.
Come intervenire sulla sintomatologia?
Alcune persone non sono afflitte da una sintomatologia pesante, anzi, spesso la patologia emorroidaria è asintomatica, soprattutto se a gonfiarsi sono le emorroidi interne, prive di nervi dolorifici. Alcuni di noi, invece, lamentano sintomi ben precisi:
- Prurito e secchezza a livello anale e nell’area immediatamente circostante.
- Sensazione dolorosa acuta.
- Sensazione di avere un corpo estraneo nell’ano,
- Sensazione di evacuazione non completa.
Oltre a ciò, potrebbe verificarsi una condizione non rara: la rottura dei gavoccioli emorroidari, con la conseguente fuoriuscita di alcune gocce di sangue. È possibile notare le tracce ematiche di colore rosso vivo sulla carta igienica, dopo l’evacuazione. Ciò accade perché la pelle che ricopre i cuscinetti emorroidari è infiammata e deve sopportare l’attrito e lo sfregamento durante il passaggio attraverso l’orifizio anale, al momento dell’evacuazione.
Durante la fase acuta del disturbo, quando si verifica una vera e propria “crisi emorroidaria”, per contribuire ad alleviare i sintomi dolorosi è possibile applicare localmente un prodotto come per esempio Proctosoll pomata rettale, per minimizzare infiammazione, gonfiore e dolore, con l’azione antinfiammatoria, anestetica locale e antiedemigena
Prima di scoprire quali pratiche di salute e benessere seguire per contenere il disagio e prevenire l’insorgenza della patologia, vediamo quali fattori predisponenti e quali cause potrebbero facilitare la comparsa di questo problema.
Cause, elementi e fattori che potrebbero acuire il disturbo emorroidario
È possibile rintracciare alcune condizioni e alcuni fattori che possono velocizzare l’insorgenza del disturbo:
- Casi riscontrati in famiglia.
- Regime alimentare scorretto, senza il sufficiente apporto di fibre vegetali e acqua.
- Stitichezza (o anche dissenteria).
- Abitudini quotidiane irregolari: scarsa o inesistente attività fisica, nicotina, consuetudine con l’alcol.
- Pratica di sport particolarmente intensi (soprattutto attività anaerobiche come vogatore e in generale il body building, ma anche ciclismo ed equitazione) che possono provocare traumi o micro traumatismi alle strutture ano- rettali.
- Alcune condizioni come il ciclo mestruale, la gestazione, il parto.
Ricerchiamo alcuni rimedi pratici per alleggerire il disagio
Scopriamo alcuni, semplici accorgimenti da seguire nella vita quotidiana:
Alimentazione completa e corretta. Se compaiono le emorroidi patologiche, tra i consigli nutrizionali, i cibi e le bevande da limitare o sospendere sono quelli ad effetto irritante (alimenti fritti, cibi e salse molto piccanti, alimenti eccessivamente sapidi, cibi elaborati e grassi caffè, cioccolato). Sarebbe opportuno introdurre nel proprio regime alimentare le fibre di verdure e ortaggi di stagione, frutta fresca e secca, cereali integrali.
Beneficiare dell’azione dell’acqua tiepida. Per allentare la pressione dolorosa sui vasi sanguigni delle emorroidi, è possibile effettuare un semicupio: sarà sufficiente immergere totalmente in acqua tiepida la delicata zona ano- rettale per una decina di minuti, per rilassare la muscolatura anale e perineale e migliorare il deflusso sanguigno.
Evitare di stare troppo tempo seduti, in piedi o sul wc. La sedentarietà per condizioni di lavoro o per pigrizia può essere adeguatamente contrastata facendo due passi di quando in quando, per favorire la circolazione, agevolare la motilità intestinale e assecondare l’evacuazione non dolorosa di feci morbide.
Svolgere una moderata attività fisica, per favorire la circolazione venosa, diminuire la pressione sulle vene rettali e facilitare la peristalsi intestinale, prevenendo il rischio che insorga la stitichezza: infatti, evacuazioni difficoltose e dolorose potrebbero favorire o acuire la malattia emorroidaria.