L’ ansia è uno stato emotivo caratterizzato da aumento di tensione e da sintomi psichici e fisici che deriva dall’attesa dolorosa di un danno indeterminato, imminente, che non si sa quando colpirà e se saremo in grado di affrontarlo
I sintomi fisici corrispondono alla reazione di allarme dell’animale davanti a un pericolo reale e preparano alla fuga o all’attacco.
In assenza di minaccia o quando questa è sconosciuta, si crea uno stato di allarme “inutile”, un disagio psicofisico .La maggior parte dei pericoli collocati nel futuro per i quali si sperimenta ansia non sono modificabili, quindi provare ansia non diminuisce la possibilità che essi si verifichino. Nonostante possa risultare utile in una situazione di pericolo “attuale” (paura) per il conseguente comportamento di attacco o di fuga, l’attivazione corporea preventiva per un evento futuro non ha alcuna utilità.
L’ansia è il segnale che ci si trova a fronteggiare eventi che cadono al di fuori del campo di applicabilità del proprio sistema di costrutti. Un evento può essere sperimentato come minaccioso anche se prevedibile se pensiamo di non avere su di esso alcun potere, se non riteniamo di poterlo controllare.
Il disturbo di ansia generalizzato poi è un disturbo cronico e può portare a disagi considerevoli, queste persone vivono in uno stato perenne di paura e quanto più la minaccia è definita tanto più si parla di paura, se resta indefinita si parla di ansia (es. trovarsi davanti un leone genera paura; pensare di poter avere una malattia genera ansia).
La paura è legata a situazioni presenti, a “pericoli in corso”; l’ansia si prova per eventi non immediati… quindi l’ansia implica un sistema cognitivo più complesso che possa prevedere le conseguenze a medio e lungo termine e sia in grado di ragionamenti ipotetici: l’ansia è un’emozione evoluta rispetto alla paura.
L’angoscia poi si differenzia dall’ansia perché compare in modo critico, con una sofferenza acutissima,di breve durata. Il vissuto soggettivo non è l’attesa della minaccia incombente, ma è come se la minaccia fosse già attuale e non consentisse via di scampo.
Nel disturbo di ansia generalizzato vi è una Preoccupazione eccessiva, difficile da controllare, più duratura delle abituali preoccupazioni dei soggetti sani, vi è la presenza di tensione motoria, – Iperattività del sistema nervoso autonomo: sudorazione, palpitazioni, vertigini, malessere gastrico– irritabilità, difficoltà di concentrazione, ipersensibilità ai rumori, disturbi della memoria. – irrequietezza, tremore, incapacità a rilassarsi, cefalea.
Altri sintomi sono quelli – Gastrointestinali: bocca secca, difficoltà ad ingoiare, borborigmi, spasmi addominali.
– Respiratori: sensazione di costrizione toracica, difficoltà ad inspirare, e conseguente iperventilazione
– Cardiovascolari: sensazione di malessere precordiale, palpitazioni, sensazioni di battiti mancanti
– Genito urinari: minzione frequente e impellente, impotenza erigendi, mancanza del desiderio sessuale, malessere perimestruale
– Sistema nervoso: sensazione di offuscamento della vista, instabilità nella marcia e nella postura, insonnia (difficoltà nello addormentamento, risvegli frequenti e terrori notturni), sintomi depressivi
Le crisi di ansia corrispondono a paure intense. Gli attacchi di panico si manifestano infatti nell’ambito di molti disturbi di ansia. Un periodo preciso di intensa paura o disagio, durante il quale quattro (o più) dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti: palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia, sudorazione, tremori fini o a grandi scosse, dispnea o sensazione di soffocamento, sensazione di asfissia, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazioni di sbandamento, di instabilità, dì testa leggera o di svenimento, derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi, paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire, parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio, brividi o vampate di calore. questi attacchi sono imprevedibili e non scatenati da situazioni particolari.
L’ AGORAFOBIA invece è un Ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto nel caso di un Attacco di Panico o di sintomi tipo panico. I timori agorafobici riguardano tipicamente situazioni caratteristiche che includono l’essere fuori casa da soli; l’essere in mezzo alla folla o in coda; l’essere su un ponte e il viaggiare in autobus, treno o automobile. Le situazioni vengono evitate (per es., gli spostamenti vengono ridotti), oppure sopportate con molto disagio o con l’ansia di avere un Attacco di Panico o sintomi tipo panico, o viene richiesta la presenza di un compagno.