Capodanno in Romania – In Romania, il passaggio tra un anno e l’altro viene celebrato con l’uso, a scopo protettivo e scaramantico, delle maschere apotropaiche.
Capodanno in Romania. Le maschere apotropaiche
L’aggettivo
“apotropaico” deriva dal greco “apotrepein”=allontanare. E’ un termine che viene attribuito a oggetti o riti capaci di tenere lontani gli influssi e gli spiriti maligni. La notte del 31 dicembre gruppi di persone si mascherano per spaventare gli spiriti malvagi. Le maschere vengono confezionate in pelle o in stoffa e vengono abbellite dai maestri artigiani del luogo.
La maschera solitamente rappresenta un animale: capra, orso, cervo, cavallo, ma anche volti dalle brutte sembianze o demoni. Nella notte tra gli anni, “i mascherati’ girano per i villaggi accompagnati da musicanti. La sfilata (o danza), partendo dal centro del villaggio, si sofferma presso tutte le case. I mascherati, chiamati anche”i brutti”,si esibiscono in vere e proprie acrobazie; capriole, salti, arrampicate. Come folletti dispettosi salgono sui tetti o sugli alberi e ungono le ragazze di catrame.
Il primo giorno dell’anno, nel giorno di San Basilio, i bambini con delle bellissime “sorcove” (dei ramicelli fioriti oranti), portano gli auguri recitando: “Să traiţi/ Să-nfloriţi/ ca merii, / ca perii, / În mijlocul verii, / ca toamna cea bogată / De toate-ndestulată!”
(Foto pubbliche su Facebook)