Cesarano – Lo Schiavo, l’occhio tecnico dello Sporting


Sporting Carmine Ulisse, sezione giovanile. Parlano i mister Lo Schiavo –  Cesarano

Dopo la sconfitta in casa contro la “Nicola De Simone” a raccontarci la partita sono i due CT che seguono la gestione di questo gruppo compatto di ragazzi.

Com’è per voi ritrovarvi a gestire questo gruppo?

“Di certo, un onore. Il nostro è un gruppo che si è formato a campionato già in corso, i ragazzi già si conoscevano, ma non erano mai stati parte dello stesso gruppo di lavoro. Il nostro primo obbiettivo è sempre stato quello di creare prima il gruppo, gli amici e solo dopo la squadra. Anche se questi due aspetti camminano di pari passo, perché se non sono amici prima fuori, in campo non potranno mai capirsi”

Come avete vissuto le partite di campionato dalla prima contro il Sant’Aniello a quest’ultima contro la Nicola De Simone?

“C’è la siamo vista brutta (ridono rnd)..
Bhè la prima di campionato, come la seconda è la terza, sono state per noi dei test. Quelli che ci sono mancati, non avendo formato la squadra a inizio campionato. Da queste tre sfide, abbiamo analizzato le caratteristiche dei nostri ragazzi per poi poterli schierare in campo in ruoli che potessero in qualche modo esaltarli. Inoltre c’è d’aggiungere che grazie all’impegno che ci mettono, si sono intravisti miglioramenti, da che erano completamente disordinati sul rettangolo di gioco alle prime sfide; ad un certo ordine di squadra che hanno ora quando scendono in  campo. Il saper stare in campo è il primo passo quello più importante per dar seguito a  miglioramenti.”

Secondo voi, quali sono altri aspetti da migliorare, per poter dare inizio ad una vera identità di gioco?

Cesarano C. : “ha una giornata libera lei? Perché facciamo prima a dirle cosa non dobbiamo fare! (Ride rnd)”

I due CT: “aspetti da migliorare come ha sottolineato il mister Cesarano con quella battuta, c’è ne sono tanti. Il primo sicuramente alla squadra manca il palleggio, la circolazione di palla c’è a sprazzi o non c’è  proprio, e poi un altra cosa importante sono alcuni movimenti che spesso ci mancano. Ma questi aspetti, non sono migliorabili in un mese, ci vuole tempo e duro  lavoro, sono cose che mano mano arriveranno, perché nei nostri ragazzi c’è la voglia ed il margine di miglioramento. Devono solo avere pazienza e lavorare senza  demoralizzarsi, le cose vengono poco alla volta.”

Volete raccontarci un po’ dei vostri ragazzi, magari una scheda tecnica?

“Con enorme piacere! Partiamo dai pali passando per tutti i ruoli.
Giuseppe Muollo, un ottimo portiere, che da sicurezza ai compagni della difesa, sanno perfettamente che c’è se commettono un errore, l’80% delle volte è lui a metterci una pezza.
Il capitano Fiumara Antonino, c’è un aneddoto su di lui, inizialmente come sapete giocava d’avanti alla difesa o a centro campo, ma come in tutte le squadre giovanili, non tutti vogliono fare il difensore centrale, così facemmo un patto con lui, visto che in difesa ci sa stare, gli dicemmo che se lui avesse fatto il difensore, la fascia di capitano sarebbe stata sua come tutte le punizioni ed i rigori. Sta di fatto che è un ottimo centrale difensivo, è attento, sa gestire i compagni in campo, e soprattutto non ha paura di ingaggiare un contatto fisico con gli attaccanti avversari.
Adrian Asan, new entry nello spogliatoio, ma si è dimostrato subito utile alla causa, è un difensore deciso, e rude…spesso per gli interventi ricorda un po’ Bruscolotti.
Poi ci sono i due terzini Cuomo Andrea e D’Avino Raffaele, il primo parla troppo in campo, lo fa perché è sempre al massimo. Ha grinta da vendere, quella del tifoso, quando entra in campo sembra che vorrebbe mangiarsi il terreno di  gioco. Spesso però è impreciso. Poi c’è D’Avino, ha la calma del condottiero, non si agita mai, e se sbaglia ride  sempre, un po’ come faceva Ronaldhino. Per noi è RaffySmile.

A centro campo abbiamo, Catello D’Antuono che  si impegna a non impegnarsi in campo, e talentuoso ha un buon piede, ma le sue prestazioni dipendo spesso dal suo stato d’animo se sta scocciato, non c’è nulla da fare, come dice il mister Cesarano, entra in campo già con le gomme forate.
Cavallaro Angelo: grinta corsa ed inserimenti, ma il suo rendimento è altalenante, spesso si fa condizionare dall’ansia e scende in campo con il timore di sbagliare. Ma siamo certi che questo suo aspetto migliorerà con il  tempo.
D’Amora Paolo, su questo ragazzo si fermano le parole, secondo noi è quel giocatore che tutti vorrebbero avere in una squadra, non si risparmia mai, in campo da il 200% difende, attacca, non lo vedi mai fermo. Forse pecca un pochino di leziosità, e sembra il fidanzato della palla, ma anche lui ha margini di miglioramento  mostruosi.
Pio Palumbo, classico talentino che se ha voglia di ascoltare i consigli può cambiare la partita.  Lottatore, con una personalità travolgente. Basterebbe che si impegnasse un po’ di più a lavorare sodo. È un 2003, ma se capirà che il calcio è sacrificio ed impegno farà strada.
Sansone Damiano, taciturno spesso da l’impressione che non sia sulla terra, ma quando scende in campo, inizia a parlare con i piedi. Diamante grezzo, può migliorare moltissimo e ha i mezzi per farlo. Dovrebbe solo aprirsi di più

Ed infine gli attaccanti, che sono Giovanni Di Capua, quello che ha questo ragazzo non tutti lo hanno, ci tiene alla squadra come se fosse la sua famiglia, si lamenta in campo, perché spesso vorrebbe dare  e fare molto di  più. Sa creare il gruppo ed in campo  si impegna, finché non si demoralizza. Migliorerà sicuramente ha le capacità per farlo.
Poi c’è ma non per ultimo Lorenzo Criscuolo, dotato di un ottimo calcio, anche se adesso è un infortunato di lusso sta facendo di tutto per recuperare alla svelta, ama i suo amici e la sua squadra e quando rientrerà con tutta la voglia che gli brucia dentro, darà filo da torcere ai difensori che se lo ritroveranno avversario.

Abbiamo in fine Esposito Armando, il jolly, ovunque lo schieri non si lamenta mai, si impegna in tutti i ruoli, dovrebbe solo migliorare su un aspetto, la sicurezza nei suoi mezzi. In allenamento fa esplodere grinta da tutti i pori, in campionato riduce la sua aura di grinta.

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