In A2 una sfida dal sapore di scudetto. Trieste sotterra la capolista Treviso. Giuliani in festa


Al PalaRubini i giuliani dominano il derby del Triveneto (82-66) davanti a 5.660 tifosi in festa

10 minuti, anche meno. È quanto basta ad una scatenata Alma Trieste per prendere il largo e non farsi più riprendere. La consueta intensità e percentuali a canestro strepitose sono le armi che fin dalla palla a due annichiliscono una De Longhi Treviso che torna in veneto ancora prima in classifica, ma ridimensionata sul piano della personalità.

Subito una sorpresa nel quintetto di Trieste, con Dalmasson che per la prima volta schiera dall’inizio il giovane Gobbato. I padroni di casa, pur con Nelson acciaccato in panchina, partono a razzo e dopo 3′ sono avanti per 13-2. I biancoblu sono incapaci di reagire e sbattono sulla difesa più che mai fisica di un’Alma che da parte sua va a segno con una precisione impressionante, anche dalla distanza. Il primo quarto si chiude con un eloquente 33-16. Nella seconda frazione Trieste non accenna a diminuire l’intensità e guadagna gli spogliatoi con un +21 che nessuno si sarebbe mai potuto aspettare.

Al rientro sul parquet la sostanza non cambia, con i biancorossi in stato di grazia che allungano ulteriormente fino al massimo vantaggio di 24 punti. Appena negli ultimi minuti del 3° quarto gli ospiti riescono a trovare un po’ di continuità in fase offensiva e limitano i danni chiudendo sotto di 17, ma è troppo tardi per poter sperare davvero in una rimonta.

 

Nel quarto conclusivo la partita non ha molto da dire sul piano del risultato (al termine il tabellone reciterà 82-66), ma offre ancora grande spettacolo. Sale in cattedra il giovane talento Jordan “Stretch” Parks (miglior realizzatore con 18 punti), che con una stoppata clamorosa e una schiacciata in slam dunk fa impazzire il pubblico del PalaRubini, in tripudio anche grazie all’annuncio del record stagionale di presenze dell’intero campionato di A2 con 5.660 biglietti staccati.

Doveva essere una grande festa del basket e così è stato. Gli ingredienti c’erano tutti, a cominciare dalla grande tradizione di due piazze storiche della pallacanestro italiana che negli anni Novanta combattevano l’una contro l’altra per lo scudetto. Certo, in campo non si è potuto assistere alla battaglia che ci si sarebbe aspettati, ma sugli spalti il palazzetto quasi esaurito ha regalato un colpo d’occhio stupendo, anche grazie alla nutrita presenza dei tifosi ospiti, che nonostante la sonora sconfitta non hanno mai smesso di incitare i propri giocatori. D’altronde la De Longhi Treviso dei giovani è sempre lì a guidare la classifica del girone Est con i suoi 34 punti. Per l’Alma-Agenzia per il lavoro Trieste invece c’è la grande gioia per una vittoria che in città ricorderanno a lungo e che, ottenuta ormai la matematica salvezza, proietta gli alabardati verso le posizioni play-off.

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