È ancora impressa nella memoria di tutti l’incontro di Angela Carini contro la pugile Imane Khelif.In una serata che prometteva scintille sul ring delle Olimpiadi di Parigi, la pugile italiana Angela Carini ha subìto un duro colpo al volto che l’ha costretta a ritirarsi prematuramente dall’incontro contro l’algerina Imane Khelif dopo appena 30 secondi dall’inizio dell’incontro.
Olimpiadi 2024, quel pugno decisivo che ha terminato l’incontro
Il pugno decisivo è arrivato dopo una manciata di secondi.
Khelif ha colpito Carini con un gancio destro al volto, un colpo preciso e potente che ha lasciato la pugile italiana visibilmente scossa.Inizialmente l’atleta ha deciso di voler continuare, ma il secondo pugno subìto ha designato per lei un finale diverso.
Nonostante il suo spirito combattivo, Carini è apparsa subito in difficoltà, e il suo angolo ha deciso saggiamente di gettare la spugna per evitare ulteriori danni.Il ritiro ha suscitato reazioni contrastanti tra i fan.
Molti hanno espresso solidarietà verso Carini, riconoscendo il coraggio e la determinazione che l’hanno portata fino a questo livello di competizione.Altri hanno acceso critiche su Khelif, facendone un vero e proprio caso.
Angela Carini dopo quell’incontro è scoppiata in lacrime.Oggi ha rilasciato una breve dichiarazione ai colleghi de La Stampa sancendo il suo ritiro dalla boxe.
“Mi fa malissimo il naso.
Ho il cuore a pezzi.Io sono una combattente, mio padre mi ha insegnato a essere una guerriera.
Salgo sul ring con il sangue agli occhi.Non mi vergogno di certo, e poi di cosa devo avere vergogna?
Perché mi sono arresa, non ho potuto combattere?Questo non è vergogna, anzi.
Adesso?Dico ciao alla boxe”.