Scafati sconfitta contro Venezia


Scafati esce sconfitta dalla sfida contro Venezia. Il racconto della partita nel comunicato stampa ufficiale della Givova

UMANA REYER VENEZIA TROPPO FORTE, LA GIVOVA SCAFATI VA AL TAPPETO

Termina con una sconfitta, la ripresa del campionato di serie A della Givova Scafati, uscita dal parquet della Beta Ricambi Arena PalaMangano con un pesante 66-95.

Lo scarto finale rende ampiamente idea di quanto si sia visto in campo, con una squadra, quella viaggiante, a menare le danze sin dalla palla a due, tenendo in mano il pallino del gioco, senza andare mai in difficoltà, capace di gestire il ritmo ed il margine di vantaggio acquisito con grande esperienza e soprattutto con una imponente fisicità, che alla finE ha fatto la differenza.

La compagine dell’Agro, nonostante le buone prove di Rossato e Blakes, non è mai riuscita ad entrare seriamente in partita, tranne qualche sporadico minuto di gioco, non ha mai impensierito da vicino l’avversario, mostrando i limiti tecnici l’inferiorità sul piano del fisico e dell’intensità, colmati solo in alcuni sporadici frangenti. Tranne il primo quarto, infatti, non è praticamente mai stata in partita

LA PARTITA

La partita entra nel vivo sin dalla palla a due, con botta e risposta da una parte e dall’altra (7-7 al 3’). Qualche errore in fase conclusiva e qualche fischio di troppo rallentano poi il gioco offerto dai due quintetti, mentre entrambi i tecnici cominciano ad impiegare anche gli uomini delle rispettive panchine. Con Tessitori sugli scudi, la Reyer tenta un timido allungo (12-16 al 7’): coach Boniciolli decide allora di parlarci su. Le buone giocate di Pini servono ai gialloblù per restare aggrappati all’avversario, pur chiudendo sotto 16-21 la prima frazione.

In linea con la parte finale della prima frazione, il canadese Wiltjer crivella la retina dalla lunga distanza, permettendo agli orogranata di allungare 21-27 al 12’. Nonostante i tentativi di Rossato, Tucker e soci difendono con grande vigore agonistico, fanno valere la maggiore fisicità e trovano la doppia cifra di vantaggio al 16’ (24-34). I successivi canestri di Blakes e Gamble servono solo per limitare i danni (30-43 al 18’) in una sfida il cui ago della bilancia sembra pendere sempre di più dalla parte degli ospiti. La sirena dell’intervallo arriva sul 33-45.

La ripresa delle ostilità è sempre di marca veneta: con un parziale di 0-7, il punteggio è 33-52 al 22’. La Givova si gioca allora la carta della difesa a zona, ma l’andazzo non muta, con le distanze che si ampliano ulteriormente (36-58 al 24’). Pini, Rossato e Blakes provano a suonare la carica (45-60 al 26’). La Beta Ricambi Arena PalaMangano si infiamma e inizia a credere nella rimonta. Ma Venezia trova canestri importanti da Heidegger, mantenendo ampia la forbice del divario al suono della terza sirena: 51-75.

Il canovaccio resta lo stesso anche in avvio di ultima frazione. Gli ospiti continuano a macinare gioco e punti, conservando sempre un buon margine di vantaggio. I locali, dal canto loro, invece, non riescono a rendersi pericolosi, soffrendo la fisicità avversaria. Non ci sono particolari emozioni fino al suono della sirena, che arriva sul 66-95.

LE DICHIARAZIONI

Il capo allenatore Matteo Boniciolli: «Faccio innanzitutto i complimenti a Venezia, mostratasi una delle quattro squadre più forti del campionato. In riunione con la squadra e con la società, da cui sono reduce, abbiamo parlato solo dell’atteggiamento, non della sconfitta. L’atteggiamento ha offeso la gente che è venuta a vederci. Non possiamo permetterci di essere così arrendevoli; un atteggiamento che non si merita la proprietà per gli investimenti eseguiti. Credo comunque nei playoff, nonostante un atteggiamento ingiustificabile per una squadra reduce da tre settimane di duro allenamento e che alla prima difficoltà si è arresa, con facce da funerale, che non avevano alcuna ragione. Ringrazio il pubblico per la pazienza, che ci ha visto prendere a sberle da una squadra sicuramente più forte di noi ed allenata da un tecnico sicuramente più bravo di me, però resta inaccetabile e preoccupante l’atteggiamento. Una simile ricaduta indietro non so se collegarla alla lunga inattività. A Bologna tre settimane fa, senza Blakes e Gentile e con Strelnieks in difficoltà, eravamo a quattro lunghezze di distanza a metà del terzo quarto. Mi fa rabbia vedere che è sparito quanto di buono c’era tre settimane fa. Noi sportivi professionisti abbiamo tanti diritti, ma ci dimentichiamo troppo spesso dei doveri, tra cui quello di rispettare il lavoro, lo stipendio e le persone che vengono a vederci. Oggi abbiamo avuto un atteggiamento remissivo che non deve esistere, perché possiamo perdere le partite anche in maniera diversa da questa. La nostra gente e la proprietà non merita un atteggiamento debole, fragile e negativo come questo. Ricominceremo a lavorare sin da subito».

I TABELLINI

GIVOVA SCAFATI 66 – 95 UMANA REYER VENEZIA

GIVOVA SCAFATI: Cavaliere n. e., Sangiovanni n. e., Blakes 19, Gentile, Mouaha, Pinkins 6, Rossato 15, Robinson 5, Rivers 5, Nunge 4, Pini 7, Gamble 5. Allenatore: Boniciolli Matteo. Assistenti Allenatori: Ciarpella Marco, Costagliola Di Fiore Massimo.

UMANA REYER VENEZIA: Tessitori 8, Spissu 16, Heidegger 11, Casarin 8, De Nicolao, O’Connell 2, Janelidze n. e., Kabengele 6, Brooks 3, Simms 5, Wiltjer 21, Tucker 15. Allenatore: Spahija Neven. Assistenti Allenatori: Molin Emanuele, Billio Alberto.

ARBITRI: Mazzoni Manuel di Grosseto, Quarta Denis di Torino, Lucotti Matteo di Binasco (Mi).

NOTE: Parziali: 16-21; 17-24; 18-30; 15-20. Falli: Scafati 23; Venezia 18. Usciti per cinque falli: Rivers. Tiri dal campo: Scafati 24/58 (41%); Venezia 30/49 (61%). Tiri da due: Scafati 17/31 (55%); Venezia 16/23 (70%). Tiri da tre: Scafati 7/27 (26%); Venezia 14/26 (54%). Tiri liberi: Scafati 11/15 (73%); Venezia 21/24 (88%). Rimbalzi: Scafati 30 (14 off.; 16 dif.); Venezia 23 (3 off.; 20 dif.). Assist: Scafati 20; Venezia 15. Palle perse: Scafati 21; Venezia 11. Palle recuperate: Scafati 8; Venezia 9. Stoppate: Scafati 0; Venezia 2. Spettatori: 3.230.

Fonte

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