Cagliari, Vittoria di nome Leonardo
Era dal 7 Novembre 2020 (Giornata numero 7 di andata) che il Cagliari non vinceva, era un 2-0 (reti di Joao Pedro, come oggi su rigore al minuto 48, e Nandez al minuto 67) alla Sardegna Arena.
Si vinse contro la Sampdoria di quel tanto Caro e Amato Claudio Ranieri, allenatore romano che, nel passato aveva sostituito sulle panchine di Roma e Sampdoria, curiosamente entrambe le volte nell’anno domini 2019, quell’Eusebio Di Francesco che da qualche giorno è stato esonerato dal Cagliari a favore di un Semplici non qualunque.
Ci fosse stato Claudio Ranieri disponibile sarebbe stato un bel trittico.
Una riflessione sulle mancate dimissioni del Signor E.D.F.(prima parte)
Nella vita ci vuole signorilità, onore, rispetto.
Il Signor E.D.F. non ha avuto niente di tutto ciò, soprattutto nei confronti dei tifosi, anche verso il suo Presidente.
Perché Tommaso Edoardo Giulini è ancora il suo datore di lavoro, almeno sinché E.D.F. non rescinderà il contratto per ragioni di forza, ossia qualche altro Presidente che crede nel suo credo calcistico e sarà disponibile a pagare lui e il suo STAFF.
Sino a quella data E.D.F. è richiamabile sulla medesima panchina e se rifiutasse rinuncerebbe al malloppo!
C’ERA UNA VOLTA SOLO L’ALLENATORE
Un tempo c’era l’allenatore di calcio, oggi c’è l’allenatore ed il suo numerosissimo STAFF.
Senza STAFF non si va da nessuna parte.
I Presidenti di calcio oramai sono consapevoli che un Pep Guardiola che sia, piuttosto che un José Mourinho, non bastano più.
C’è anche lo STAFF!
Una riflessione sulle mancate dimissioni del Signor E.D.F.(seconda parte)
Lo capisco che guadagnare 1 milione e mezzo di euro sino a 30 giugno 2023 senza alzarsi dal letto piacerebbe a tutti.
Se capitasse ad ogni singolo cittadino italiano tartassato dalle tasse e dal Covid chi mai darebbe le dimissioni?
A proposito di Covid, dalla mezzanotte di ieri la Sardegna è la prima Regione italiana che diventa Covid-bianca, che meraviglia, speriamo che rimanga così per sempre!
Sebbene le ragioni contrattuali gliel’hanno permesso, come dovrebbe essere, anche se notizie certe non ne abbiamo, E.D.F. ha atteso di essere esonerato, non ne ha voluto sentire di andarsene e rinunciare al gruzzolo.
Si è appellato al suo sacrosanto diritto: una piccola clausola gli ha permesso di fare la voce grossa.
Tutte quelle belle parole spese dal suo Pres che disse che se le cose fossero andate male E.D.F. avrebbe fatto il suo dovere mettendosi da parte e con onore avrebbe lasciato il gruzzolo al Cagliari per essere utilizzato per pagare qualche altro uomo che di pallone se ne intenderebbe sono state disattese.
Il Pres non gli comprato (nel mercato di riparazione di gennaio) il Regista bensì un difensore centrale (Rugani) e così quella piccola clausola che la leggenda narri sia stata inserita affinché E.D.F. desse amabilmente le dimissioni non è stata rispettata.
Il Cagliari è al sesto (6°) posto nella Classifica degli ingaggi dei calciatori ma è terzultimo nella classifica che conta, a due punti dal Torino (che in questa giornata non ha messo piede in campo a causa del Covid).
Considerando che i granata avevano giocato col Cagliari proprio domenica (vincendo 1-0) il fatto che nessuno dei sardi abbia preso la malattia maledetta è un puro e vero miracolo, proprio come la vittoria di oggi a Crotone.
MIRACOLO E’ STATO
Mercoledì il Cagliari giocherà il contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic, squadra emiliana al momento al posto di classifica numero 11 con bel 28 punti, esattamente 10 punti in più dei rossoblù cagliaritani, un abisso apparentemente incolmabile, certamente non una partita facile ma comunque alla portata.
La gara di questo pomeriggio allo stadio Scida in Calabria era iniziata male con i padroni di casa che dominavano e sfioravano in almeno due occasioni la rete del vantaggio.
Ma, sempre miracolosamente, la palla non entrava nella porta sarda per una volta dopo tanto tempo, proprio da quel famoso 7 novembre 2020, (che curiosamente è anche il giorno o del compleanno del mito Gigi Riva!).
Cragno, con un miracolo, lasciava inviolate la porta sino al terzo minuto di recupero.
Grazie Alessio, ma grazie anche a quel maledetto greco (Lykogiannis, che lasciava i sardi in 10 per doppia ammonizione!) quando al minuto 11 della ripresa, proprio prima di farsi cacciare dall’arbitro, crossava quella benedetta palla e quel santo Livornese, al secolo chiamato Leonardo, che insaccava dietro alle spalle di Cordaz.
Una rete liberatoria, e poi il rigore, sempre su azione del Pavo che veniva steso e Joao (Pedro) che realizzava il rigore come contro la Sampdoria nell’ultima vittoria di Novembre.
LA VERITA’
Il Cagliari quasi non ha meritato di vincere, anzi forse ha rubato i tre punti, come il Sassuolo aveva fatto il punto pareggiando al minuto 95 alla prima giornata di ritorno, o come lo Spezia al 95esimo alla 9° giornata di andata, o come la Fiorentina alla 17esima di andata, o ancora il Genoa all’ultima di andata.
La palla è rotonda, il concetto del calcio è che chi mette la palla in porta vince, il Cagliari c’è riuscito, il Crotone no, viva il calcio!
CROTONE-CAGLIARI 0-2
Crotone (3-4-2-1): Cordaz; Magallan, Golemic, Luperto; Rispoli (19′ Reca), Molina (39′ Eduardo), Vulic (20′ Zanellato), P. Pereira; Ounas, Messias; Di Carmine (20′ st Simy). A disposizione: Festa, Crespi, Cuomo, Rojas, D’Aprile, Marrone, Petriccione, Riviere. All.: Stroppa
Cagliari (3-5-2): Cragno; Ceppitelli, Godin, Rugani; Nandez, Marin, Nainggolan, Duncan (20′ st Deiola), Lykogiannis; Joao Pedro (32′ st Asamoah), Pavoletti (20′ st Simeone). A disposizione: Aresti, Vicario, Tripaldelli, Klavan, Calabresi, Pereiro, Zappa, Cerri, Walukiewicz. All.: Semplici
Arbitro: Fabbri
Marcatori: 11′ st Pavoletti, 15′ st rig. Joao Pedro (C)
Ammoniti: Di Carmine, Magallan (Cr), Ceppitelli, Rugani, Lykogiannis (Ca)
Espulsi: Lykogiannis (Ca)