Simone Verdi: Dal Romeo Menti al Renato Dall’Ara


Simone Verdi: Dal Romeo Menti al Renato Dall’Ara di Apicella / Laffusa.

Bologna e Castellammare di Stabia, ultimamente sembrano aver trovato un filo conduttore. Dopo aver raccontato ampiamente il Mirante pensiero, ci tocca raccontare,per la gioia del nostro inviato Pasquale Laffusa, un calciatore ex Juve Stabia, che sembra essere partito benissimo nel massimo campionato. In questo articolo racconteremo Simone Verdi in due versioni. La prima di Gianluca Apicella sotto l’ottica Juve Stabia, la seconda di Pasquale Laffusa, sotto la lente Bolognese.

Gianluca Apicella: Ultimamente a Castellammare di Stabia, ne sono passati di calciatori bravi. Marco Sau, resta il principale attore di questa opera, Mbakogu una sorte di croce e delizia, Pavoletti e Zaza due meteore diventate grandi. Simone Verdi arrivò dalla primavera del Milan, con l’etichetta di stellina. Il Romeo Menti, lo conobbe in una notte di Gennaio contro il Brescia. Piede delicato, buone accelerazioni, discreto tiro ma a Verdi è mancata la cosa più importante. Il goal. Venti le partite giocate ma nonostante tutto, ha contribuito ad una difficile salvezza per la truppa allenata allora da Piero Braglia. Per la serie, il ragazzo si farà…

 

Pasquale Laffusa: Simone Verdi arriva al Bologna sotto le due torri da Carpi dopo aver percorso a est 70 km sull’antica via Aemilia, ma i proprietari del cartellino non sono i biancorossi bensì il Milan, squadra in cui il nostro Verdi è cresciuto e da cui mai si era trasferito a titolo definitivo fino a questa sessione. Infatti sebbene avesse girato squadre di tutto lo stivale mai nessuno era riuscito a strappare qualcosa di più di un prestito. Abbina a grande dinamismo anche una discreta fisicità e un’ottimo tiro ma ciò che lo rende ancora più speciale è la sua duttilità e la sua capacità di coprire in caso di necessità tutto il fronte d’attacco. Se si facesse un sondaggio tra gli operatori di mercato tutti parlerebbero bene di lui ma allo stesso tempo aggiungerebbero che deve ancora arrivare al salto di qualità e se dovesse esplodere sarebbe un crack per il calcio italiano. Il prezzo del suo cartellino è 1,5 milioni di euro che il club rossoblu versa a quello milanese, certamente una cifra abbastanza cospicua per un giocatore non ancora affermato ma se Verdi riuscisse a tenere il ritmo e l’impegno che ha dimostrato in queste sue ottime prime partite di campionato stiamo sicuri che il Bologna potrebbe avere in casa un campioncino da medio-alta classifica, proprio dove il Bologna vuole arrivare con il progetto. Bologna e Verdi un futuro di crescita da percorrere insieme mano nella mano.

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