Una partita decisiva per il Siracusa che avrebbe potuto portarsi ad un solo punto dalla Frattese, ma tutto resta invariato; pareggio e tutti a casa.
Il pubblico siracusano ancora una volta ha risposto alla chiamata, riempiendo il Nicola De Simone, ad esclusione della tribuna Siringo che si mostra come un cantiere a cielo aperto. Sottil decide per un cambio di formazione rispetto alla partita di Vibo, lasciando fuori Vindigni al posto di Orefice ed in avanti con Arena, Longoni e Catania che supportano Dezai.
Il Siracusa parte subito forte ma gli avversari si fanno trovare preaparati e agguerriti respingendo gli attacchi degli azzurri. La Frattese si mostra fin da subito come una squadra agguerrita e preparata, sostenuta da una cinquantina di tifosi nel settore ospiti. Al 39° la gara si infiamma, Dezai viene atterrato in area di rigore con un fallo da ostruzione facendo infuriare i tifosi azzurri, la panchina e la dirigenza che rimane incredula alla decisione arbitrale. Gli animi si scaldano anche in campo e le varie “discussioni” continuano fino alla fine del primo tempo.
Al quarto minuto della ripresa il Siracusa passa in vantaggio, quando Dezai viene atterrato per l’ennesima volta in area facendo fischiare il tanto atteso rigore che sembrava ormai un miraggio. Catania viene incaricato di calciare e non sbaglia il bersaglio realizzando la rete del vantaggio. Gli ospiti non si arrendono e attaccano con tutte le loro forze finché al 68° ricevono e realizzano un calcio di rigore pareggiando così la partita; inutili i tentativi della formazione azzurra di realizzare il gol del vantaggio.
Il Siracusa è ancora costretto ad inseguire e la strada diventa sempre più in salita ritrovandosi a due punti dalla Cavese e quattro punti dalla Frattese, considerando che il Siracusa si ritrova anche con una partita in meno.