<strong>Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio finito sulla graticola dopo il flop mondiale della Nazionale, si è dimesso. Dopo Ventura anche lui paga il disastro azzurro:
La storia al timone azzurro: ( Foto e fonte wiki)
Dopo le dimissioni di Giancarlo Abete nell’estate del 2014, Tavecchio si candida alla presidenza della FIGC, forte anche dell’appoggio di diciotto club di Serie A. La sua candidatura perde però consensi per una frase pronunciata il 25 luglio dello stesso anno, durante l’assemblea estiva della Lega Dilettanti, ritenuta offensiva nei confronti dei giocatori extracomunitari. I presidenti di Assocalciatori e Assoallenatori Tommasi e Ulivieri ne mettono in dubbio l’idoneità al ruolo di presidente federale, mentre i presidenti delle Leghe A, B e Pro Beretta, Abodi e Macalli lo difendono e attenuano la portata delle sue parole.
Il 28 luglio 2014 la FIFA chiede alla FIGC di aprire un’indagine sul caso, interessando anche la propria Task Force contro la discriminazione[10] e ottenendo l’appoggio del funzionario europeo Dennis Abbott. Gli avversari di Tavecchio riesumano anche sue frasi precedenti che suscitano contrasti e polemiche, mentre a loro volta i sostenitori di Tavecchio intervengono in sua difesa.[15][16] Tra questi Gigi Riva, che ne ricorda l’impegno costante per l’integrazione e la solidarietà, Adriano Galliani, che non condivide l’accusa di razzismo e invita a non dare peso eccessivo ad una frase infelice,[18] Marco Tardelli, secondo cui l’accusa di razzismo è un pretesto che nasconde l’intento di impedirne l’elezione ed Enrico Preziosi, che accusa di falso moralismo chi attacca Tavecchio.
L’11 agosto 2014 Tavecchio viene eletto presidente della FIGC con il 63,63% dei voti, prevalendo sull’altro candidato Demetrio Albertini.
Sulla frase pronunciata a luglio da Tavecchio si svolgono tre inchieste ai diversi livelli del governo del calcio. Quella della FIGC termina il 25 agosto 2014 con l’archiviazione, non avendo il Procuratore federale riscontrato nell’episodio aspetti di rilevanza disciplinare.[22] Il procedimento avviato dall’UEFA si conclude invece il 6 ottobre successivo con la comminatoria di una sospensione per sei mesi di Tavecchio da tutti gli incarichi di rilievo europeo.[23] Il 5 novembre successivo la FIFA estende a livello mondiale la squalifica comminata dall’UEFA.
Sostenuto da Lega A, Lega D, AIAC e AIA, il 6 marzo 2017 viene riconfermato presidente della FIGC con il 54,03% dei voti, prevalendo sull’altro candidato Andrea Abodi (45,97%).
Il 21 aprile dello stesso anno è nominato commissario della Lega Serie