Catanzaro vs Juve Stabia: Quelli dei 1974


Catanzaro vs Juve Stabia: Un pizzico di storia dei padroni di casa.

Le vespe saranno di scena nella casa che fu di Claudio Ranieri, allenatore del Leicester dei Miracoli. Nel 1974 in Catanzaro di Claudio Ranieri coloro’ una pagina meravigliosa raccontata da Antonio Barillà, giornalista del Corriere Dello Sport e noi vogliamo riproporre le emozioni di quella favola:

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La semplicità che resiste al successo è racchiusa in un paragone sorprendente: «Il mio Leicester ricorda il Catanzaro di Di Marzio, quello di Palanca, Silipo e gli altri. Capisco non sia un grande esempio, meglio Guardiola. Ma quella era una squadra come questa, un gruppo di amici che viveva insieme». Claudio Ranieri, l’allenatore che domina la Premier a dispetto di tradizioni e magnati, ha gestito grandi club e grandissimi campioni – il Napoli di Careca, la Fiorentina di Batistuta, il Chelsea di Lampard, la Juventus di Del Piero, la Roma di Totti, l’Inter di Zanetti -, eppure, a un passo dal sogno, scova un modello lontano e ai più sconosciuto, fatto di complicità e sacrificio, di rapporti più forti del tempo.

Ranieri, ch’era terzino, nel “primo Leicester” arrivò dalla Roma, dove aveva racimolato 6 presenze, insieme a Roberto Vichi, libero della Primavera; «Eravamo i più piccoli, però inserirsi fu facile – racconta Vichi, oggi responsabile del settore giovanile della Polisportiva Ciampino e osservatore della Juventus, dove lo portò Claudio -: quel gruppo era davvero speciale. Ci frequentavamo anche fuori dal campo, prima della tattica c’era il cuore». «C’è un filo tattico che annoda il mio Catanzaro e il Leicester – racconta Gianni Di Marzio, l’allenatore -: anche noi puntavamo sulla difesa e sul contropiede, e così riuscivamo a battere squadre più dotate. La vera forza, però, era l’unità dello spogliatoio. Passavamo insieme il Natale, festeggiavamo i compleanni: ogni occasione era buona per riunirci e, a volte, l’occasione la inventavamo». Il tecnico ripercorre la cavalcata verso la A che fu conquista dell’intera Calabria, il primo anno lo spareggio perso con il Verona, quello dopo il sogno realizzato. Album di provincia che Ranieri, eroe internazionale, rispolvera adesso tra emozioni e stupore: «Un altro avrebbe parlato davvero di Guardiola, ma Claudio è così, tanto bravo quanto umile. Non è un caso che abbia guidato le più importanti squadre italiane e big straniere come Chelsea, Altletico Madrid, Valencia e Monaco. Era il mio capitano, a Catanzaro rimase otto anni e poi lo volli a Catania, dove vincemmo ancora la B. Sapete che non voleva fare l’allenatore? Sono felice d’aver insistito. E’ lui a riunire quel gruppo ogni anno, sullo yacht quando ce l’aveva e adesso nel suo casale a Castelnuovo Berardenga, nel senese: sei-sette sono rimasti particolarmente legatissimi, ma nessuno s’è perso di vista».

SEGRETO. «Il segreto erano le mogli – svela Giorgio Pellizzaro, il portiere -: amiche allora e amiche oggi, mai un’ombra di invidia o gelosia. Quel Catanzaro fu un miracolo sportivo e un fenomeno sociale: il calcio era una riscossa per il Sud». Lo dice con orgoglio, lui che è mantovano, ma in Calabria s’è sempre sentito a casa. E una casa ce l’ha, a Costa Araba, affacciata sul mare di Montauro, accanto alle case di altri ragazzi del ‘74:

hanno visitato i paradisi azzurri in tutto il mondo ma amano trovarsi ancora su quelle spiagge. «L’avevo comprata anch’io – racconta Ubaldo Novembre, che di Pellizzaro era il secondo -, e a volte quando tornavo nella mia Brindisi lasciavo le chiavi proprio a Claudio. Eravamo tutti come fratelli e infatti il rapporto è sopravvissuto: molto merito ce l’ha lui che periodicamente ci riunisce. Straordinario: qualche anno fa, in un momento per me terribile, avendo appena perso una figlia di ventun’anni, venne a Brindisi con il suo yacht e insistette per portarmi con lui. Dieci giorni nel mare greco per starmi vicino e provare a strapparmi un poco al dolore».

Fonte:

http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/2016/04/12-10452172/noi_e_ranieri_quelli_del_74_il_mio_leicester_come_il_catanzaro/?cookieAccept

 

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