Alle ore 17.30 Salvatore Ciullo viene applaudito dai tifosi del Martina. Alle ore 19.30 il patron della Juve Stabia Manniello lo esonera: il calcio è veramente strano.
Le Vespe cadono pure in Puglia facendo registrare nella casella tiri in porta uno score imbarazzante: due conclusioni indirizzate alla porta difesa da Viotti. Ciullo paga per aver ridotto una realtà in una matricola.
In estate dopo le incoraggianti partite in coppa Italia, abbiamo lodato molto il suo 4-2-fantasia che piano piano si è trasformato in un modulo troppo fantascientifico per questo gruppo.
Meglio cambiare e passare al 4-3-3: leggeri progressi sul campo ma i punti portati a casa sono zero. Nel calcio spesso contano i particolari ma il dato importante sono i punti. Qualche avvocato difensore prepara la difesa di Ciullo basandosi sul mare di indisponibili che stanno pesando come un macigno sul torneo delle vespe.
Tutto giusto, ma siamo sicuri che il signor Ciullo non sia esente da colpe? Troppo comodo puntare l’indice sulla sfortuna. Per intenderci, leggete la stagione dell’Inter di Stramaccioni e capirete che le affinità tra i due tecnici sono simili. La piazza ha esultato per l’esonero di questo allenatore che non ha conquistato il cuore di nessuno ma la piazza stessa aspetta di rivedere la vera Juve Stabia.
Ciullo deve ripartire da quegli applausi, mentre la Juve Stabia deve iniziare a dare una scossa al campionato perché i numeri iniziano a girare in modo palese nella zona rossa della classifica.
