E siamo a 7 sconfitte consecutive, il Cagliari cambierà guida tecnica? NO!
Così dichiara Tommaso Edoardo Giulini a SKY in diretta satellitare.
Anzi, non solo Eusebio Di Francesco, natio di Pescara (Abruzzo) sembrerebbe sia saldamente sulla panchina del Cagliari, anzi, il Presidente Giulini dichiara ulteriormente che in settimana gli sia pure stato allungato il contratto.
Qualcosa di incredibile.
Se fosse stato Cellino Massimo da Sanluri (Cagliari, Sardegna) a fare questa dichiarazione, visto che rinnovò il contratto ad un allenatore per poi il giorno dopo cacciarlo, allora avrei dei dubbi su tutta questa solidità della panchina di Di Francesco.
Sarà una semplice questione economica?
Ossia l’esborso per un altro (chissà chi, Donadoni?) e al contempo pagare l’esonerato ed il suo staff?
Chissà perché Maran fu esonerato e edulcorato dallo stesso Presidente quando presentava Zenga con tanto entusiasmo.
Per poi ancora mandare via anche Walterone, verde di rabbia per essere stato trattato male, a suo avviso. Dichiarazione facilmente reperibile sul web.
Non si capisce come dopo 7 sconfitte consecutive Di Francesco sia ancora saldamente sulla panchina del Cagliari e come invece allenatori come Massimo Rastelli, o ancor peggio, Gianfranco Zola, siano stati cacciati senza tanti problemi.
Ritengo sia solo una questione economica.
La Gara
Il Genoa gioca 15 minuti nei quali riesce a realizzare la rete di Mattia Destra servito perfettamente dall’ex romanista Strootman bucando in maniera indegna la difesa sarda che, come sempre da 7 partite, viene derisa dagli avversari.
Che ci sia la coppia Godin-Ceppitelli o Walukiewicz-Godin è irrilevante, ciò che è sotto gli occhi di tutti l’imbarazzante esperienza che il grande giocatore e capitano della celeste NON sta portando alla causa rossoblù nonostante il suo ingaggio sia stato portato all’esaltazione assoluta per avere un difensore di altissimo livello.
Ma il livello è basso e si vede visto che la difesa del Cagliari viene puntualmente e facilmente imbucata.
Si, è vero, il Cagliari domina quasi ininterrottamente tutto il resto della gara facendo pure fare al portiere Perin la figura del salvatore della patria quando faceva due parate da leggenda.
Ma in due contropiedi sarebbero potuti arrivare altri 2-3 gol e sarebbe stato il disastro assoluto, 3-0 oppure 4-0.
Cosa avrebbe detto il Presidente Giulini se si fosse perso 3 o 4-0?
Davvero i tifosi sono senza parole, visto che si aspettavano l’esonero e si ritrovano col rinnovo andranno a dormire tranquilli e sereni?
SASSUOLO-LAZIO-ATALANTA
Queste le tre prossime gare di cui quella coi laziali in trasferta, tre squadre che potrebbero fare il Cagliari a brandelli solo sulla carta ma che evidentemente il Presidente Giulini crede possano essere sconfitte con la rosa attuale senza comprare nessuno (forse, chissà) e soprattutto mantenendo al timone un timoniere che ha perso la rotta da tempo immemore.
PSICOLOGICAMENTE
E’ l’unico problema che attanaglia la squadra isolana, a livello tecnico il Cagliari è forte per quello sarebbe utile il ambio di guardia del timone ma se il Presidente azzeccasse la mossa come non lo fece nel 2015 saremo a cavallo.
GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Strootman (62′ Behrami), Badelj, Zajc (77′ Pjaca), Czyborra (56′ Onguene); Shomurodov (77′ Melegoni), Destro (62′ Pandev).
A disposizione: Paleari, Marchetti, Bani, Ghiglione, Goldaniga.
Allenatore: Davide Ballardini.
CAGLIARI (4-3-2-1): Cragno; Zappa, Ceppitelli, Godin, Lykogiannis; Nandez, Marin, Duncan (70′ Sottil); Nainggolan (85′ Pereiro), Joao Pedro; Simeone (70′ Cerri).
A disposizione: Aresti, Vicario; Tripaldelli, Calabresi, Walukiewicz; Caligara, Oliva; Pavoletti, Tramoni.
Allenatore: Eusebio Di Francesco.
MARCATORI: 10′ Destro (G).
AMMONITI: 18′ Destro (G), 20′ Nandez (C), 86′ Zappa (C).
ARBITRO: Di Bello di Brindisi.