Essere runner: passione, cuore, sudore, amicizia


Essere runner è uno stile di vita:  emozioni che si susseguono ad ogni allenamento o gara, tra albe,  amicizia e passione per lo sport

Quando vuoi essere runner devi iniziare uno sport che viene visto da chi non lo pratica con molta diffidenza, in quanto il messaggio che arriva (giustamente) dal mondo agonistico della corsa, dell’atletica, è di sofferenza, di lunghi allenamenti e lunghe preparazioni. Anche se è vero quanto appena scritto, tutto ciò è diverso dall’impegno richiesto a livello dilettantistico ed è lungi dal far capire ciò che questo sport regala a chi lo pratica con tutta la passione di questo mondo. E’ uno sport che si pratica prevalentemente e preferibilmente all’alba o al mattino, quando l’aria è fresca, frizzante, non ancora appesantita dallo smog quotidiano.

Nel mondo dei runners esistono le personalità più varie, che fanno i lavori più diversi, ma quando un gruppo si allena insieme diventa un mondo irresistibile, fatto di incitamenti, battute, risate, il tutto sempre misto alla serietà di chi pratica uno sport con tanto impegno.

Nel mondo dei runner c’è un ragazzo stabiese di 50 anni, un atleta che appartiene alla Marathon Club Stabia, che oggi conosceremo meglio e che ci concede l’opportunità di capire meglio cosa significa essere runner e cosa pensa di questo sport: Francesco Cervino conosciuto nell’ambiente come Ciccio c’è.

Chi è “Ciccio c’è”?

Alle gare con uno striscione, un volantino, un richiamo qualsiasi a quello che oramai è il suo biglietto da visita: “Ciccio c’è!”. Presente davvero alle gare, da tre anni corre e rincorre il piacere della corsa allo stato naif: una corsa semplice e vera, praticamente una corsa che somiglia a lui, soprattutto all’arrivo. Ma questo può pensarlo solo chi non lo conosce.
Altruista come pochi, leale e sincero, questo è “Ciccio c’è”. Testardo e volitivo, come deve essere un atleta, ma nello stesso tempo sempre pronto a dare una mano a chi si trova in difficoltà.
“Ciccio c’è” è un atleta del Marathon Club Stabia, che rappresenta uno dei suoi simboli più importanti. Il piacere di averlo come amico: di quegli amici di cui ti puoi ciecamente fidare.

Come nasce “Ciccio c’è”?

Ciccio c’è nasce in occasione di una gara a San Giuseppe Vesuviano, provincia di Napoli, quando Francesco, a seguito di continui inviti sempre rifiutati a partecipare alla gara podistica, accettò. Da quel momento quella che era una domanda che Mimmo Cuomo, all’epoca presidente della Marathon Club Stabia, e Luigi Avino rivolgevano al gruppo, ovvero “Ciccio c’è?” divenne un soprannome amato da tutti e acui Francesco Cervino si è simpaticamente affezionato.

La trasferta più bella. Perché.

E’ domenica 27 aprile 2014. Si prospetta una giornata molto lunga ed intensa da condividere con i cittadini e gli amici di Casalbuono – provincia di Salerno – accompagnata da un ricco contorno culinario tutto da degustare: i piatti tipici di quella terra.
Ha finalmente inizio la VI^ edizione della “Meta Marathon”. Si tratta di una gara Fidal di circa 21 km, valida per il campionato regionale individuale di mezza maratona, organizzata dalla “Meta Marathon”.
Oltre 700 iscritti prendono parte alla gara; l’appuntamento per la partenza è alle ore 7.30 presso la suggestiva Certosa di San Lorenzo, conosciuta anche come Certosa di Padula, la più grande Certosa d’Italia, oltre che tra le più famose. E’ chiaramente situata a Padula, nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno.
Tutto procede alla perfezione e alla fine di questi due giorni splendidi arriva il momento dei doverosi ringraziamenti alla città di Casalbuono, una terra a cui “Ciccio c’è” è particolarmente legato in quanto è la terra del padre, il quale è cresciuto in quesi posti e con le loro tradizioni; allo sport ed al gruppo a cui “Ciccio c’è” appartiene.

Ciccio c’è si definisce un Peter Pan in pantaloncino e canotta, ogni volta presente,  in giro ovunque come la notturna stabiese.In qualche gara svettano striscioni come quelli di Agropoli su un balcone  o come a Castellammare di Stabia (vedi foto in galleria).
Alla festa del 50° compleanno erano presenti in tanti: gran parte colleghi della Marathon Club Stabiae con i fondatori e coniugi Anna Di Palma e Mimmo Cuomo.

Praticamente, per una sera , madrina e padrino di Ciccio c’è. Persino il sindaco di Castellammare di Stabia non è mancato. E la festa non poteva concludersi che con i tradizionali e gioiosi fuochi d’artificio.
Dei fuochi “Ciccio c’e’!” ha preso gli stessi colori per la sua anima.

Di seguito alcuni dati delle corse di Ciccio c’è, ossia Francesco Cervino.

50 gare in totale

  • la prima a Santa Maria la Carità: 2011 in un pomeriggio di caldo ed emozionante;
  • la prima 21 km a Salerno;
  • la prima trasferta a Roma per la Roma-Ostia;
  • di nuovo a Roma per la suggestiva corsa dei Santi benedetti dal Papa.

Poi Agropoli, Felitto, le varie notturne stabiesi e giro delle acque e in ult a Torre Annunziata dove ho raggiunto la 50esima gara.

In totale: 7 gare da km 21 (mezze maratone) e 43 gare da km 10 (pur con qualche sporadica riduzione chilometrica).

 

 

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