La Lazio torna a sorridere dopo i cinque schiaffi di Napoli. Finalmente è Felipe Anderson il migliore. Un super Marchetti salva le aquile
Marchetti 7.0 – Il voto è merito della grande prestazione del primo tempo dove risulta provvidenziale su Rincon e Tachtsidis. Nel secondo tempo, complice il crac Genoa, diventa spettatore non pagante. Alza la voce ai suoi difensori, da vero leader di squadra. Baluardo.
Basta 5.5 – Primo tempo in affanno senza mai dare l’impressione di poter spingere, poi nel secondo tempo con il Genoa in 10 prende si addolcisce e torna a macinare chilometri sulla fascia. Basta un poco di zucchero…
Gentiletti 6.0 – Sostituire Hoedt dopo Napoli è già di per sé un’ iniezione di fiducia. Fa sentire la sua presenza ma un po’ come tutti i centrali della Lazio, è lento e soffre le accelerazioni dei rossoblu. Se la cava con mestiere e nella ripresa sembra più autoritario. La cicala e la formica!
Mauricio 6.0 – Solita grinta, solita ammonizione, solite lacune tecniche. C’è da dire però che ci mette davvero tanto cuore e quel mezzo voto in più lo merita per essersi preso una gomitata in faccia dall’ex Pandev, provocandone l’espulsione. Cuor di leone.
Lulic 6.5 – Incredibile, una sufficienza! Era ora! Quest’anno pensavo davvero di non andare oltre il 5.0 con lui. Finalmente torna a trottare alla sua maniera sulla fascia, indovina anche un paio di dribbling e soprattutto fornisce l’assist per il primo gol laziale di Djordjevic. L’eroe della “coppa in faccia” è risorto. Lazzaro.
Parolo 5.5 – Non va. D’accordo sul lavoro sporco si fa sentire ma la Lazio ha bisogno dei suoi inserimenti e finora non si sono mai visti. Non si incastra ancora con il gioco della squadra. Tetris!
Cataldi 5.5 – Troppo nervoso. Rischia di lasciare in 10 la squadra già nel primo tempo, il ragazzo ha ancora molto da imparare ma di maestri intorno a lui ce ne sono pochi quindi è facile cadere in tentazione. Lucignolo.
Milinkovic- Savic 6.5 – Già dalla trasferta di Dnipro e dal suo ingresso a Napoli si è capito che il ragazzo può essere fondamentale in questa Lazio. Porta qualità e fisicità al centrocampo biancoceleste, allo stato attuale sembra già imprescindibile la sua presenza. Se fosse un titolo di una canzone sarebbe “L’essenziale” di Marco Mengoni
Kishna 5.5 – Il suo dribbling è un belvedere ma si spegne troppe volte nel corso della gara. Deve trovare continuità se vuole un posto fisso nell’11 titolare. Precario.
Felipe Anderson 7.5 (IL MIGLIORE) – Alla prima da titolare sembra deludere nella prima frazione. Durante l’intervallo gli avranno fatto vedere i video delle sue giocate della passata stagione e nella ripresa ritorna a far magie. Provoca l’espulsione di Cissokho con un gioco di prestigio e poi si inventa una parabola da annoverare nel Vangelo biancoceleste per il definitivo 2-0. Apostolo!
Djordjevic 6.0 – Torna in campo dal 1° minuto ma lo si vede pochissimo visto che non gli arriva quasi mai una palla giocabile. La prima che gli capita la trasforma in oro con il gol dell’1-0. Prova a ripetersi su calcio piazzato ma la manda alta. Il suo ritorno è comunque una buona notizia per la Lazio. Come back!
Morrison,Mauri,Keita s.v.