FOCUS: Alan Shearer, il 9 con il dito verso il cielo


“Da bambino non ho mai passato molto tempo a guardare i cartoni animati, ero sempre troppo impegnato a sognare di giocare per il Newcastle” – Alan Shearer.

Come può cambiare la vita di un ragazzino dell’estremo nord dell’Inghilterra, proveniente dalla working class e con ben pochi interessi verso gli studi? Semplice. Attraverso il calcio, lo sport (o manifestazione di Dio, scegliete voi), più adatto a salvare la situazione. E’ così che il piccolo Alan, nato nel 1970, passa la maggior parte delle giornate: giocando e correndo con il pallone nelle fredde ed umide strade di Newcastle upon Tyne, città dove sorge il St. James’ Park, splendido ed enorme stadio del Newcastle United.

Nel Tyne & Wear, non si hanno parecchie possibilità di scelta riguardanti alla squadra da sostenere. O si è un Magpie o un Black Cat, ed è sempre, tutti i giorni dell’anno, Newcastle vs Sunderland. La famiglia di Shearer è interamente bianco-nera, ed il giovane attaccante cresce con i miti di Keegan prima e Gascoigne poi. Di calcio in tv ed allo stadio il biondino ne vede davvero tanto, ma non per questo rinuncia a giocarci ugualmente tanto. E’ così che già nel 1986, all’età di 16 anni, Alan fa un lungo salto per raggiungere la cittadina del sud dell’Inghilterra di Southampton, la cui squadra aveva un brillante settore giovanile già all’epoca. Un dettaglio molto interessante ma che in futuro si sarebbe rivelato di poca importanza, è il fatto che il Newcastle scartò il giovane all’età di 16 anni, e fu così che i Saints lo poterono tesserare.

L’atmosfera di casa manca non poco a Shearer, ma ora il calcio è entrato in maniera dirompente nella sua vita, e durante tutta la carriera la prima punta farà il possibile e l’impossibile per non farlo uscire mai. Nel 1988 esordisce in maglia bianco rossa contro il Chelsea, e poche settimane dopo è autore di una tripletta contro il fortissimo Arsenal. A 17 anni e 8 mesi diventa dunque il più giovane nel campionato inglese ad avere mai siglato una tripletta. Trascorre al St Mary’s Stadium 4 stagioni, superando di gran lunga le 100 presenze, e dimostrando di poter vantarsi di una costanza fisica ed una capacità realizzativa non comune. Proprio nel 1992, all’ultima stagione prima di cambiare maglia, effettua il suo esordio con la maglia dell’Inghilterra.

 

PKT5427 - 397134 ALAN SHEARER FOOTBALLER 1992 Alan Shearer - Southampton FC.

Furono 4 i milioni di sterline che all’epoca servirono al Blackburn allenato da Kenny Dalglish per accaparrarsi il talentuoso attaccante del nord dell’Inghilterra. Shearer, proprio nell’estate del 1992 (dove per altro ci furono anche dei disastrosi Europei per la selezione dei Tre Leoni), rifiutò importanti offerte provenienti dal Manchester United, dando così il via ad una rivalità tra lui ed i Red Devils che durò fino alla fine della carriera del biondo. In ogni caso, il Blackburn si rese conto di aver effettuato un acquisto straordinario, che gli consentì di ottenere un secondo posto, dietro proprio al Manchester United nella Premier League del ’93-’94, soprattutto grazie alle 31 reti messe a segno da Shearer. L’anno successivo, Shearer vinse il titolo con un fantastico Blackburn: rimarrà l’unica coppa importante vinta dall’inglese. Insieme ad altre stagioni positive, Shearer concluse l’avventura ai Rovers dopo 4 stagioni, con 138 presenze e 112, sì, 112, reti.

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Venne il momento. Venne il momento in cui Shearer, finalmente, potè aggregarsi al Newcastle, il suo grande amore. Era il 1996, ed il ragazzo prodigio aveva ancora moltissimo da dire al calcio. La sua carriera in nazionale, nel frattempo, procedeva a gonfie vele, e nonostante i mancati successi inglesi, fu in grado di segnare ben 30 reti in 63 presenza, con una straordinaria media di un gol ogni 2 partite. Nella prima stagione in maglia bianco-nera, mise a segno 25 reti in 31 presenze, e venne eletto per la seconda volta miglior giocatore del campionato. I 15 milioni di sterline finiti nelle casse del Blackburn, ancora una volta, si erano dimostrati più che onesti per un giocatore del suo calibro. La sua esultanza al St. James’ Park diventa un vero e proprio marchio di fabbrica: dito verso il cielo e sorriso stampato sulla faccia, come il bimbo più felice del quartiere, che finalmente ha raggiunto il sogno di giocare per la squadra per cui tifa.

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Il Newcastle navigherà in limpidissime acque con lui in attacco, raggiungendo più volte la qualificazione alla Champions League. L’avventura di Shearer nel mondo del calcio giocato si concluderà con le 148 reti in 303 presenze con la maglia del Newcastle. E’ doveroso darsi per un attimo all’aritmetica per un rapido calcolo sulle sue prestazioni. Alan Shearer, in 18 anni di carriera in Premiership, segnò 283 gol giocando 559 partite. Una media fuori dal mondo per quello che tutt’oggi è considerato il più forte attaccante della storia dell’Inghilterra, di mezzo gol a partita. Il Southampton, il Blackburn, ed il Newcastle, per i tempi in cui poterono beneficiarne, partirono praticamente con un vantaggio di un gol ogni due partite, il che è una cosa abbastanza impressionante.

E adesso, tutti insieme, con il dito verso il cielo: grazie Alan.

 

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