Formula 1, quel pazzo GP di Australia con il solito Verstappen sul gradino più alto del podio e tanta confusione con le bandiere rosse


Formula 1 – Il GP di Melbourne non è mai stato così folle come quello di domenica e sicuramente è stata fatta moltissima confusione che ha portato all’inevitabile condizionamento della griglia finale, ma andiamo per ordine.Il primo colpo di scena lo abbiamo dopo poche curve con Leclerc che finisce sulla ghiaia dopo il contatto con una Aston Martin, safety car in pista e gara che riparte dopo qualche giro come da prassi.

Albon, dopo aver colpito il muro, sparge la ghiaia in pista per effetto rotazione della sua vettura; qui primo colpo di scena con bandiera rossa e l’entrata dei mezzi in pista per eliminare la ghiaia.In passato è sempre bastata la coordinazione tra commissari e Safety Car per pulire la pista, ma questa volta non è così; a farne le spese sono state la Ferrari di Sainz e la Mercedes di Russell (che hanno entrambi effettuato il pit-stop sotto regime safety car), mentre le altre vetture hanno cambiato le gomme “gratis” con la bandiera rossa, senza perdere alcuna posizione.

Nuova ripartenza dalla griglia senza conseguenze con Russell e Sainz costretti a ricostruire la gara e Hamilton senza DRS (dato precedentemente dal compagno di scuderia) che cede le armi davanti alla superiorità di Verstappen.Durante la gara è semplicemente impressionante la rimonta della Ferrari di Sainz, che dimostra, questa volta, di avere un ottimo passo gara, sfruttando al meglio la scia delle vetture davanti, oltre a un eccellente degrado gomma.

Russell termina la sua gara all’uscita dei box, con il motore Mercedes in fiamme, situazione gestita da una virtual safety car, mentre poco dopo, bandiera rossa visto che la Haas di Magnussen perde una ruota in pista.Nuova ripartenza per fare semplicemente due giri, e qui termina letteralmente la logica, perché questa ripartenza in griglia è stata devastante, oltre che pericolosa, quando sarebbe bastato ripartire dietro safety car e concludere la gara con un giro solo.

In questa ripartenza succede l’impensabile:

  • Sainz colpisce Alonso, che si gira
  • Perez con una Alpine vanno lunghi
  • una Alfa Tauri e una Williams fanno il botto
  • qualche metro dopo le due Alpine finiscono a muro semi distrutte
  • Stroll finisce in ghiaia

Conseguenze?Posizioni invariate secondo l’ordine precedente alla partenza, le due Alpine fuori classifica e 5 secondi di penalità a Sainz e si riporta Alonso sul podio dopo il giro “parata” dietro la Safety Car.

Scoppia la polemica e il caos e ci si domanda, come poteva finire?Sicuramente la Ferrari è stata penalizzata ben due volte, da due bandiere rosse differenti, l’Alpine ha subito un enorme danno visto che avevano entrambe le monoposto a punti e per completare due soli giri si sono viste distruggere in frantumi un’intera gara e posizioni conquistate letteralmente sulla pista.

Sicuramente c’è molto da rivedere, ancora una volta, perché in gioco c’è la credibilità di uno sport che negli ultimi anni ha riavvicinato vecchi tifosi, ma soprattutto creato attorno a se una nuova moltitudine di fans, diversa dalle vecchie generazioni.Aver l’impressione, da fuori, che all’interno della Formula 1 ci sia molta confusione in termini di regolamenti non giova allo spettacolo.

Adesso stop per tre settimane e ci diamo l’appuntamento per il GP d’Arzerbaigian a Baku giorno 28,29 e 30 Aprile.

Classifica del GP d’Australia 2023
1
VERSTAPPEN
2
HAMILTON
3
ALONSO
4
STROLL
5
PEREZ
6
NORRIS
7
HULKENBERG
8
PIASTRI
9
ZHOU
10
TSUNODA
11
BOTTAS
12
SAINZ
13
GASLY
14
OCON
15
DE VRIES
16
SARGEANT
17
MAGNUSSEN
  /
RUSSELL
  /
ALBON
  /
LECLERC
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