Anno 1924, Parigi fa il bis. Sono gli ultimi Giochi sotto la presidenza di Pierre de Coubertin
Per accontentare l’ideatore dei Giochi, Pierre de Coubertin al suo ultimo mandato come presidente del CIO, fu scelta per la seconda volta la sua città natale, Parigi.
Al contrario della prima volta con l’aiuto finanziario ricevuto dal governo i Giochi ai quali presero parte diverse nazioni dai quattro continenti, ad accessione di Germania in segno di protesta per l’occupazione francese della regione della Ruhr e l’Unione Sovietica, ebbero un successo notevole.
La cerimonia d’apertura si è tenuta alla Stadio Olimpico di Colombes il 4 maggio e, tra le molte novità ci fu la distanza della maratona che fu fissata a 42.195 km al contrario di quanto era accaduto prima. Per il nuoto venne utilizzata la piscina standard di 50 m con le corsie marcate, mentre per la prima volta la frase “Citrus, Altius, Fortius” (“Più veloce, più alto, più forte”) divenne il motto ufficiale dei Giochi con l’ultima novità nella cerimonia di chiusura di issare tre bandiere: quella olimpica, quella della nazione ospitante e quella del paese scelto per i successivi Giochi.
Tra gli aneddoti che contraddistinguono questi Giochi ci fu qulle che riguarda l’azzurro Virgilio Levratto che, durante il torneo di calcio, fu protagonista con uno dei suoi bolidi che colpi al mento il portiere lussemburghese Bauschi, staccandogli di netto una parte di lingua. A proposito la vittoria finale fu dell’Uruguay 3-0 sulla sorprendente Svizzera che eliminarono gli azzurri ai quarti.
Un altro aneddoto riguarda il rugby ed esattamente la finale vinta in rimonta dagli Stati Uniti sulla Francia padrona di casa che terminò in una grade rissa coinvolgendo pure gli spettatori. Questa rissa comportò l’escusione del rugby dai giochi olimpici.
Ma forse il più famoso accade nell’atletica con il gran rifiuto del velocista scozzese Eric Liddell che non gareggiò nella gara dei 100 metri, in programma la domenica, per rispettare il giorno di Dio. Un rifiuto che ispiro nel 1981 Momenti di Gloria di John Hudson. Per la cronaca a beneficiare di questo rifiuto fu il britannico Harold Abrahams che vinse l’oro.
Liddell però si rifà nei 400 m piani vincendo l’oro e il bronzo nei 200 m piani, gare che furono corse in un giorni feriali.
Le Olimpiadi di Parigi consegrarono il mito del Tarzan più famoso della storia del cinema, Johnny Weissmuller che trionfò nei 100 m, 400 m e nella staffetta 4×200 stile libero ai quali aggiunse il bronzo nella pallanuoto con la squadra statunitense.
La partecipazione azzurra a queste olimpiadi fu premiata da 8 ori, 3 argenti e 5 bronzi tra i quali distinsero i plurimedagliati Francesco Martino oro nella ginnastica specialità anelli e concorso a squadra, come pure Giorgio Zamponi oro nel concorso a squadre e bronzo nelle parallele e i schermisti Marcello Bertinetti, Vincenzo Cuccia e Oreste Moricca oro e bronzo nelle squadre di sciabola e spada rispettivamente.
Gli altri medagliati, medaglie d’oro di Ugo Frigerio nei 10 km di marcia, la squadra d’inseguimento nel ciclismo e Giuseppe Tonani, Pierino Gabetti e Carlo Galimberti nei sollevamenti pesi. Le medaglie d’argento di Romeo Bertini nella maratona, Tommaso Lequio di Assaba nell’equitazione, salto ostacoli individuale e il due con nel canottaggio con Olgeni, Scatturin e Sopracordevole. Infine i bronzi conquistati dalla squadra d’equitazione nel concorso completo, l’otto con nel canottaggio e Uberto de Morpurgo nel singolare maschile di tennis.
Nelle altre discipline, cominciando dal canottaggio, l’oro si divide tra gli equipaggi americani che vincono nel doppio di coppia e l’otto, quelli britannici oro nel singolo e quattro senza, la Svizzera con il quattro e il due con e l’Olanda che vince nel due senza.
Il ciclismo vede il dominio dei ciclisti di casa con 4 ori con Armand Blanchonnet che vince 2 ori nella corsa individuale e quella a squadre mentre gli alti successi vanno a Lucien Michard nella velocità e a Lucien Ghoury e Jean Cugnot nel tandem. L’oro nella 50 km va all’olandese Willems davanti a due britannici Alden e Wyld.
Adolf van der Voort van Zijp vince 2 ori nel concorso completo individuale e a squadre per la sua Olanda nell’equitazione con lo svizzero Gemuseus che si aggiudica quella al salto ostacoli individuale con la Svezia che primeggia in quella a squadre e nel dressage individuale con Linder.
Degli ori azzurri nella ginnastica abbiamo già parlato, segnaliamo solo i 2 ori dell’olandese Stukejl nel concorso individuale e sbarra, gli svizzeri Wilhelm e Guttinger nel cavallo con maniglie e le parallele simmetriche e l’americano Kriz al volteggio al cavallo, il francese Séguin nel volteggio a cavallo largo e il ceco Supcik nella salita alla fune.
Passiamo alla lotta e pugilato dove nella lotta libera gli americani vincono ben 4 ori mentre 2 ori vanno alla Svizzera e un oro ai finlandesi che dominano in quella greco-romana con 3 ori con francesi, svedesi e estoni ai quali va un oro ciascuno. Nel pugilato, oro nei pesi mosca e piuma agli americani LaBarba e Fields, ai britannici vanno quelli dei medi e mediomassimi con Mallin e Mitchell mentre alla Danimarca va l’oro nei leggeri con Nielsen; nei pesi gallo vince l’australiano Smith, nel welter il belga Delarge e nei massimi il norvegese von Porat.
Dominio svedese nel pentathlon moderno con Bo Lindman oro, Gustav Dryssen argento e Bertil Uggla bronzo.
Nella scherma, a parte le medaglie azzurre, segnaliamo l’oro del belga Charles Delporte nell’individuale spada, il francese Roger Ducret nel fioretto e l’ungherese Sandor Posta si impone nella sciabola. Nel torneo a squadre la Francia vince sia quello di spada che di fioretto.
Nella competizione del sollevamento pesi la Francia vince nelle due categorie lasciati liberi dagli azzurri con l’oro di Edmond Décottignies nei pesi leggeri e Charles Rigoulot nei pesi massimi-leggeri.
Il torneo di polo se lo aggiudica l’Argentina sugli Stati Uniti e il Regno Unito, mentre nel tennis dominio statunitense con le vittorie sia nel singolare maschile che femminile con Vincent Richards e Helen Wills che raddoppiano con il doppio in compagnia di Francis Hunter e Hazel Wightman con quest’ultima vincitrice del doppio misto con Richard Norris Williams.
Nel tiro a segno ancora gli Stati Uniti a vincere 5 ori con Morris Fischer che vince due ori come Ole Lilloe-Olsen per la sua Norvegia. Mentre nei bacini di Le Havre e Bassin de Meulanles-Mureaux di Parigi, la Norvegia prende due ori e il Belgio uno nella vela.
Successo finale della nazionale francese nel toreo di pallanuoto, con l’argento al Belgio e il bronzo agli Stati Uniti.
Nelle competizioni di tuffi, 4 ori agli statunitensi White dal trampolino e piattaforma per gli uomini, Becker-Pinkston e Smith per le donne fallendo solo quella dalla piattaforma semplice che va all’australiano Eve.
Abbiamo già accennato alle imprese di Johnny Weissmuller e per completare il trionfo americano nel nuoto segnaliamo gli ori dei suoi connazionali Kealoha e Skelton nei 100 m dorso e 200 m s.l. e la squadra americana nei 4×200 m s.l. per gli uomini. L’unico oro sfuggito quello nel 1.500 m s.l. andato all’australiano Charlton.
Stesso discorso per le donne che vincono con Lackie e Norelius nei 100 m e 400 m s.l., i 4×200 m s.l. con la squadra americana e 100 m dorso con la Bauer. Solo l’inglese Morton nei 200 m rana riesce a spezzare il dominio americano.
Stesso discorso nella regina dei giochi, l’atletica dove gli atleti americani dominano vincendo 12 medaglie d’oro ma non sono da meno i finlandesi che vincono 10 specialmente nelle corse sulle lunghe distanze dove domina Paavo Nurmi vincitore di ben 5 ori nel 1.500 m, 5.000 m, nel 3.000m a squadre e nel cross individuale e a squadre.
Non da meno il suo connazionale Ville Ritola vincitore nei 10.000 m, 3.000 m siepi, 3.000 m e cross entrambe a squadre.
Altre medaglie per gli statunitensi dalle pedane dove sia Harold Osborn che Bod Houser sono i plurimedagliati vincendo il salto in alto e decathlon il primo, getto del peso e lancio del disco il secondo.
Le altre medaglie per gli americani sono di Lee Barnes nel salto con l’asta, DeHart Hubbard nel lungo e Fred Tootell nel lancio del martello. Ai finlandesi va quello nella specialità del tiro del giavellotto con Jonni Myyra mentre all’australiano Nick Winter va quello del salto triplo.
Infine successi finlandesi nel pentathlon con Eero Lehtonen e la maratona con Albin Stenroos.
POS | PAESE | ORO | ARG. | BRO. | TOTALE |
1 | STATI UNITI |
45 |
27 | 27 |
99 |
2 | FINLANDIA |
14 |
13 | 10 |
37 |
3 | FRANCIA |
13 |
15 | 10 |
38 |
4 | REGNO UNITO |
9 |
13 | 12 |
34 |
5 | ITALIA |
8 |
3 | 5 |
16 |
6 | SVIZZERA |
7 |
8 | 10 |
25 |
7 | NORVEGIA |
5 |
2 | 3 |
10 |
8 | SVEZIA |
4 |
13 | 12 |
29 |
9 | OLANDA |
3 |
1 | 5 |
10 |
10 | BELGIO |
3 |
7 | 3 |
13 |
11 | AUSTRALIA |
3 |
1 | 2 |
3 |
12 | DANIMARCA |
2 |
5 | 2 |
9 |
13 | UNGHERIA |
2 |
3 | 4 |
9 |
14 | JUGOSLAVIA |
2 |
0 | 0 |
2 |
15 | CECOSLOVACCHIA |
1 |
4 | 5 |
10 |
16 | ARGENTINA |
1 |
3 | 2 |
6 |
17 | ESTONIA |
1 |
1 | 4 |
6 |
18 | SUDAFRICA |
1 |
1 | 1 |
3 |
19 | URUGUAY |
1 |
0 | 0 |
1 |
20 | AUSTRIA |
0 |
3 | 1 |
4 |
CANADA |
0 |
3 | 1 |
4 |
|
21 | POLONIA |
0 |
1 | 1 |
2 |
23 | HAITI |
0 |
0 | 1 |
1 |
GIAPPONE |
0 |
0 | 1 |
1 |
|
NUOVA ZELANDA |
0 |
0 | 1 |
1 |
|
PORTOGALLO |
0 |
0 | 1 |
1 |
|
ROMANIA |
0 |
0 | 1 |
1 |