Il Cagliari all’esame del Toro alla Sardegna Arena.
E’ la gara numero 43 in Sardegna, 33 disputatesi in Serie A.
Il bilancio è a favore dei padroni di casa con 16 vittorie contro le 8 affermazioni granata, 18 i pareggi.
Il fatto che si giochi a porte chiuse col Toro non è una novità: era il 24 febbraio 2013, a Is Arenas di Quartu, che poi è come se fosse Sardegna Arena, unica differenza il luogo dove si erge lo stadio.
L’ex Capitano indimenticabile ed in dimenticato, Daniele Conti firmò una doppietta, per un roboante 4 a 3.
Da evidenziarsi che anche la successiva stagione, essendo l’ex S.Elia parzialmente inagibile, fu una gara per pochi intimi. Era il 24 settembre 2014, il Torino vinse 2 a 1.
L’ULTIMA ALLA SARDEGNA ARENA
Ultimo avversario presentatosi in Sardegna fu la Roma.
Era l’1 marzo, una vita fa, il Cagliari è decimo in classifica dopo la vittoria in zona Cesarini a Ferrara con la SPAL dell’ex Commissario tecnico dell’Under 21 Gigi Di Biagio.
La loro corsa verso la salvezza, unitamente a quella del Brescia, è da considerarsi quasi a vuoto.
Forse il Lecce potrebbe avere la meglio sul Genoa, ma si vedrà cosa combineranno i grifoni, oggi impegnati col Brescia in Lombardia alle 17.15.
CRAGNO vs OLSEN
Zenga ha anticipato in conferenza che Cragno tornerà a difendere i pali della porta rossoblu.
Ciò sembrerebbe far capire che i due Super portieri si alterneranno sino alla fine della stagione?
A saperlo, sta di fatto che per ora è avvenuto questo.
Che poi sia una decisione presa a tavolino dall’allenatore milanese è tutto da stabilirsi.
Il fatto che lo dichiari così apertamente potrebbe dare adito a pensarlo, ma Zenga è famoso per le sue scelte a volte poco logiche che spesso diventano geniali!
CAGLIARI
SQUALIFICATI: Nessuno
DIFFIDATI: Ionita, Pellegrini, Simeone
INFORTUNATI:
Faragò, operato per ernia bilaterale, stagione finita;
Oliva, distorsione alla caviglia, rientro inizio luglio;
Pavoletti, operato per rottura del legamento crociato, stagione finita;
Gastón Pereiro, affaticamento alla coscia, da valutare;
Fabio Pisacane, frattura di due costole, rientro a fine luglio, forse.
Naingollan, che potrebbe anche scendere in campo a sorpresa.
Cagliari e Torino saranno diretti da Mariani di Aprilia, coadiuvato da Colarossi e Bottegoni, quarto sarà Marinelli, al VAR Pasqua e Lo Cicero.
“Non dobbiamo più pensare a titolari e riserve, con i cinque cambi tutti vengono coinvolti sempre.Nessuno può giocare 13 partite in 40 giorni, prima saltare 10 giorni voleva dire perdere una partita, ora sono quattro.Non c’è un vantaggio nel giocare in casa a porte chiuse, il fattore campo si azzera.Mi spiace non avere i tifosi attorno nel giorno del mio esordio in casa, avrei voluto che ci fosse il pubblico.L’unica cosa è che non dobbiamo prendere degli aerei.In questi cinque giorni abbiamo visto un calcio totalmente diverso da quello cui eravamo abituati.Nessuno era abituato a giocare d’estate e a questi orari.Dobbiamo essere bravi a resettare subito fra una gara e l’altra, restare sereni e liberi di mente.In questi due giorni abbiamo lavorato ma senza possibilità di fare tanto, a 24 ore da una partita sei già a -24 dalla successiva.Le vittorie ti danno più serenità, ma si gioca già domani e non c’è molto tempo di far sedimentare le sensazioni.Qui era un po’ che non si vinceva, si prendeva fra l’altro sempre qualche gol.Ripartiamo da questo passo avanti, speriamo di aver imboccato la strada giusta».Mattiello non giocava da tanto, come Ceppitelli, è difficile rientrare subito a regimi alti.Non ho mai presentato una gara facendo l’elenco degli assenti, penso alle soluzioni.La cosa bella che ho visto è la disponibilità da parte di tutti.Ragatzu è un talento devastante, non mi spiego perché non abbia più presenze in A.Lui è un patrimonio del Cagliari, voglio che con me salga di livello come merita.Deve vivere per il calcio.I cambi in corsa si fanno per necessità, a volte cambi modulo in base alle caratteristiche dei giocatori.Nainggolan ha fatto una piccolissima parte di allenamento con i compagni, saprete domani se sarà convocato.Abbiamo ancora un allenamento da fare stasera, i convocati probabilmente li darò domani.Nandez? Con lui è stato facile, sono tifoso del Boca.Scherzi a parte, un allenatore deve essere onesto e uguale con tutti.Un altro al posto suo sarebbe uscito dal campo di Ferrara dopo 10 minuti, invece lui è rimasto in campo nonostante le botte come Pisacane.Simeone è un ragazzo straordinario, ha tantissima passione.Dopo l’allenamento si prende cura di se stesso, quando vedo comportamenti così non ho nulla da aggiungere.Voglio che stia vicino alla porta, senza sfiancarsi troppo per essere lucido, sta funzionando.Ecco, Simeone per Ragatzu è l’esempio ideale di come deve essere un atleta.I ragazzi della Primavera?Chi è bravo gioca, non guardo né i contratti né le carte d’identità.Avranno il loro esordio, come già successo a Carboni.Se sono qui è perché hanno un valore, lo devono esprimere».Le dichiarazioni di Zenga in conferenza:
Cagliari (3-5-2): Cragno; Walukiewicz, Ceppitelli, Klavan; Mattiello, Nandez, Cigarini, Rog, Pellegrini; Simeone, Joao Pedro. All. Zenga
Torino (3-4-1-2): Sirigu; Izzo, N’Koulou, Bremer; De Silvestri, Meité, Rincon, Ansaldi; Berenguer; Zaza, Belotti. All. Longo