L’Inter domani sera al Franchi giocherà una grande fetta di questa stagione. Che Inter vedremo?
Il 2016 dell’Inter è stato disastroso e le sconcertanti prestazioni hanno contribuito a far scivolare i nerazzurri al quarto posto a -1 dal quel terzo gradino occupato da quella Fiorentina prossima avversaria di domenica sera; ma deve guardarsi le spalle di una Roma che si sta ritrovando sotto la guida di Spalletti e un Milan anche se altalenante che può ancora giocarsi il posto in Champions League.
Così al Franchi, per la truppa di Mancini, non ci saranno vie di mezzo e deve solamente vincere per non compromettere una stagione iniziata bene ma che può finire male.
Ma non è solo l’Inter come squadra a rischia al Franchi. Anche il suo tecnico Roberto Mancini gioca una buona fetta della sua reputazione visto che ultimamente è finito sul banco degli imputati sia per le scelte ma anche per il gioco espresso dalla sua squadra. Specialmente da quei giocatori voluti a tutti costi da lui.
Per questa importantissima gara il Mancio ritroverà in difesa il suo uomo d’ordine, Miranda.
Da Firenze in poi Mancini deve fare delle scelte senza continuare a rivoluzionare la squadra ogni giornata di campionato, dare certezza in certi ruoli visto che l’unico che è sempre rimasto al suo posto è stato Samir Handanovic. Forse nel momento cruciale della stagione quello che è mancato era proprio la mancanza di certi meccanismi per il continuo cambiamento di uomini e schemi.
Le scelte che Roberto deve fare cominciano dagli esterni specialmente da quello di destra visto che Telles in questo momento sulla sinistra sembra dare un contributo soddisfacente.
Nagatomo o D’Ambrosio questo è il dilemma. Probabilmente meglio scegliere l’italiano per il fatto che in copertura dà qualche garanzia di più del giapponese. Al centro della difesa non si scappa dalla coppia Miranda-Murillo anche se il colombiano ultimamente ha vissuto momenti di sbandamento, ma è sempre meglio di Juan Jesus che non azzecca una.
Anche a centrocampo il tecnico di Jesi deve fare delle scelte: 2 o 3 uomini? e chi? Sicuramente sia in un centrocampo a 3 o a 2 Medel deve esserci sempre e con lui forse Brozovic che è l’unico che può dare qualche geometria alla squadra.
Da non escludere Geoffrey Kondogbia a patto che il francesino non dà più quell’impressione che è capitato in campo per caso. Escludo Melo che ha deluso non solo per il suo temperamento ma anche per le sue giocate mai decisivi.
E siamo giunti finalmente alla croce e delizia di questa squadra, l’attacco che sulla carta è una tra le migliori di questo campionato ma in campo non lo dimostra rendendo poco. Su Icardi in questa stagione si sono scritti volumi di articoli ma lui deve esserci sempre come Perisic. È vero che il croato non sempre incide come dovrebbe ma è la sua presenza sia in fase difensiva che in ripartenza che si fa sentire e le sue accelerazioni molte delle volte risultano decisivi. Come terzo attaccante se si deciderà giocare con tre non si scappa dal nome del nuovo arrivato Eder.
Sara una scelta dolorosa, se non si gioca con il 4-2-3-1, lasciar fuori uomini come Jovetic che finora ha deluso tantissimo e Ljajic che nelle partite che ha giocato è sempre stato tra i migliori.
Ma in questo momento la squadra ha bisogno di certezze che parte da un 11 di base che da certi automatismi i quali ultimamente molte volte sono mancati. Firenze sarà una tappa fondamentale, l’Inter e Mancini giocano una bella fetta non soltanto di questa stagione ma anche del futuro.