Juve Stabia: Il mistero Buffo
Buon lunedi a tutti i lettori di Magazine Pragma, editoriale sulla partita della Juve Stabia che esce con un pareggio nella gara interna contro il Catanzaro. La vittoria al Romeo Menti in questo 2017 resta un tabu’:
Il mistero buffo di questa partita e’ il seguente, nemmeno il tempo di sedersi e prendere nota che la Juve Stabia passa subito in vantaggio con Paponi. Sembra un odore di goleada ma il Catanzaro pareggia subito grazie ad un errore clamoroso di Fabiano Santacroce.
Botta e risposta, goal e goal poi mezz’ora di noia e sul “The Caldo” arriva il sorpasso del Catanzaro.
Si aspetta la fiammata di Cutolo che purtroppo non arriva e la gara si trasforma in una rissa da saloon con Kanoute’ che viene preso di mira dalla difesa in maglia rossa.
La ripresa produce confusione, tanta confusione ma le vespe non riescono a pungere l’avversario.
Ecco, la sconfitta sembra dietro l’angolo ma un rigore, realizzato da Kanoute’ offre un timido sorriso al popolo del Romeo Menti.
In settimana, si apriranno i processi sulla difesa ballerina e su alcuni giocatori che proprio non riescono ad incidere durante le partite ma un dato va secondo me messo in evidenza, ossia la direzione di gara del Sig Capone da Palermo.
Una gara nervosa e spigolosa non puo’ essere chiusa con 4 minuti di recupero che per giunta se consideriamo il rigore non si sono praticamente mai giocati.
Il Team Juve Stabia non commenta la direzione del Sig Capone mentre il tecnico Erra fa buon viso a cattivo gioco:
” Il rigore al Menti ci puo’ stare”, una frase alla Benitez, ma per citare il tecnico del Fondi Sandro Pochesci ” Non e’ la Juventus ma e’ la Juve Stabia”
Ci verrebbe quasi da chiedersi perche’ molte persone pensano che le vespe siano favorite dagli arbitri, questo rimane un mistero della fede, anche perche’ non e’ la prima volta che una direzione di gara molto particolare al Menti lascia con l’amaro in bocca giornalisti, tifosi e forse anche la squadra….
In attesa delle prossime puntate riflettiamo tutti su questo nuovo mistero buffo.