The Damned United United è un romanzo di David Peace da cui è stato tratto un favoloso film nel 2009, che racconta la rivalitaà di Brian Clough con l’allenatore del Leeds United Don Revie.
Il 2013, per la Juve Stabia, ha qualcosa di dannato, un qualcosa che ha trasformato la storia delle vespe in un anno da incubo (beh, come successe a Clough quando andò ad allenare proprio il Leeds).
Il 2013 delle vespe inzia con le cessioni eccellenti di Danielevicius e Erpen, due zoccoli duri della prima Juve Stabia in serie B.
All’inzio, le vespe pareggiano con il Brescia e vincono a Vicenza, ma dopo la vittoria contro il Grosseto qualcosa si rompe, le vespe rallentano e nel finale di campionato si regalano le vittorie contro Modena e Spezia per garantirsi la permanenza in B; ma qualcosa non va.
La difesa diventa un colabrodo, l’attacco segna con il contagocce; alla fine 50 punti tondi tondi regalano una salvezza meritata.
Mediamente la quota salvezza è di 25 punti (a girone), le vespe chiudono il girone di andata a 30 punti e nei primi 6 mesi del 2013 fanno 20 punti che, in parole povere, significa ritardo salvezza di 5 punti. Si decide cosi: resta Braglia, via tutti.
Arrivano i top come Contini, Lanzaro, Calderoni, Vitale e vanno via gente come Baldanzeddu, Zito, Seculin, Mbakogu, Scogliamiglio, Di Cuonzo. La Juve Stabia inzia una nuova era, un nuovo corso, ma non sarà cosi. Oggi, la Juve Stabia giace pietosamente a 9 punti sul fondo della classifica con un ritardo dalla media salvezza “storica” di 16 punti e con la zona salvezza reale, invece, che è a 20 punti (Novara). L’attacco, con 18 reti, non è il peggiore del torneo (in 3 hanno fatto peggio ed altre due sono a pari merito), ma per la difesa il dato è da codice rosso con 36 goal al passivo, quando la media gol subiti del campionato è circa 25 goal (11 goal in più che stanno pesando dannatamente sul groppone).
Braglia è andato via, Pea non sta facendo miracoli, e sembra un brutto film, dove non arriverà il lieto fine.
Buon Anno, sperando di poter iniziare a sorridere in questo 2014, anche perchè aspettiamo ancora la prima vittoria casalinga.
Critico, troppo critico? No, parlano i numeri….