Il sogno finisce qui. Senza osare, senza idee, senza dignità, con evidenti limiti tecnici, la Juve Stabia sbanda per l’ennesima volta e con Dicembre alle porte e con soli 7 punti in classifica – lo possiamo dire senza riserve – la squadra si avvia lentamente ad una retrocessione indegna e senza storia.
Fino ad un anno fa esisteva il fortino del Menti o se volete la “Dura legge del menti”. Adesso anche questa leggenda va in soffitta sperando di poterla recupere presto.
A passare a Castellammare oggi è il Trapani che con un compitino nel primo tempo porta a casa l’intera posta in palio.
La Juve Stabia parte bene, al minuto 15 Mezavilla ci prova con una girata; alla prima azione goal, però, passa il Trapani con Mancosu, approfittando di un errore di Contini.
Altro giro, altro goal siciliano. Nizzetto calcia una punizione dai 30 mentri che beffa Calderoni.
Le vespe provano a rientrare e Doukara in mischia fa 1-2. Sembra l’inizio di un’altra partita, ma ci pensa il solito Contini a rovinare tutto procurando il rigore per l’allungo amaranto.
1-3 il parziale, con Contini peggiore in campo.
La ripresa inzia con un bridivo trapanese; Gambino di testa sfiora il clamoroso poker per gli ospiti.
La Juve Stabia carica a testa bassa e con Sowe trova il punto del 2-3. Successivamente, Suciu, prova a ripetersi e Doukara colpisce il palo a porta praticamente vuota.
Nel finale Milan Djuric viene espuso e Diop centra un palo con la mano.
Finisce dopo 5 minuti di recupero l’ennesima mortificazione per i tifosi della Juve Stabia, adesso Maniello dovra’ prendere provvedimenti e dare un segnale ad una piazza stufa e depressa, ma mai doma.