L’Inter passa a Cagliari con merito
<a id='nK5KxoB5RQ9ofGQn6eYArQ' class='gie-single' href='http://www.gettyimages.com/detail/1291020055' target='_blank' style='color:#a7a7a7;text-decoration:none;font-weight:normal !important;border:none;display:inline-block;'>Embed from Getty Images
Ha dominato dalla prima mezzora di gioco bombardando la porta dei padroni di casa.
Cragno, ipotizzato da molti prossimo estremi difensore nerazzurro, ha parato tutto.
Nel primo tempo.
La pazza Inter è riuscita a passare in svantaggio nell’unico tiro in porta del Cagliari quando Riccardino Sottil, figlio d’arte, prima sparava su un difensore nerazzurro per poi indovinare l’angolo alla sinistra di Samir Handanovic che nulla poteva.
Illusione pura per i pochi tifosi ospiti della società del Cagliari Calcio.
Forse erano troppi questi “ospiti” sulla Tribuna Rossa e Blu della Sardegna Arena, “numerosi e tifosi oltre il protocollo” sembrerebbe, si vedrà cosa succederà al riguardo, una multa si potrebbe ipotizzare.
Il Cagliari andava a riposo in vantaggio ma sarebbe potuto essere tranquillamente 1 a 3 se non fosse stato per il portiere di casa.
RIFLESSIONI
Diciamo anche che le responsabilità sulle reti subite dai rossoblu sono sulla testa di centrocampo, difesa e portiere.
Ma è un discorso molto complesso.
La rete del pareggio dell’ex Barella è un tiro da fuori area che Cragno non ha visto partire.
L’ex rossoblu doveva essere marcato da “qualcuno“, un centrocampista o un attaccante che invece erano a fare altro.
La rete del vantaggio interista nasce dal calcio d’angolo e da un cross di Barella (ancora li) che indisturbato metteva la palla d’oro in area che andava intercettata da qualche difensore e sopratutto da un Cragno che sembrava una ballerina alle prime armi quando tentava inutilmente di intercettare il colpo di testa del neo entrato difensore nerazzurro.
La terza e ultima segnatura è figlia dell’autorizzazione da parte di DiFra per un Cragno che avrebbe dovuto creare pericolo in area interista nell’ipotizzata ultima azione della gara a due minuti dalla fine; decisione scriteriata ma perdonabile per portiere e allenatore ma deprecabile per come si è subita la segnatura da parte del belga Lukaku.
“Andare avanti sull’ultima azione d’angolo è stata una scelta di Alessio, io gli ho dato l’okay ma è anche vero che non mi ero reso conto mancassero quasi due minuti. In ogni caso la partita non l’abbiamo certo persa li: semmai si può dire che non fossimo posizionati bene per proteggere Alessio, non è saggio andare a saltare con dieci uomini. L’esperienza dei giocatori dell’Inter ha fatto la differenza”.
“Dispiace, per l’impegno profuso da parte di tutti, per i giocatori, per la preparazione a questa gara. Inizialmente abbiamo sofferto, ci hanno salvato le parate di Cragno e un pizzico di fortuna, però poi la squadra era migliorata, per palleggio e aggressività. Siamo riusciti ad andare in vantaggio e a mantenerlo riproponendoci nel modo giusto, oltre ad avere avuto una grande chance per il raddoppio con Pavoletti. Peccato aver subito due gol su calcio piazzato: in quelle occasioni dobbiamo essere più smaliziati, forse è calato un minimo il livello di attenzione. Ma i ragazzi hanno dato tutto e giocato un’ottima partita”.
Eusebio Di Francesco
Incredible come una gara che sembrava persa si trasformava poi in quasi tripudio per i nerazzurri.
A sporcare la vittoria sembra che Conte, alla terza rete, abbia lanciato qualche insulto verso la tribuna irta di ospiti del Cagliari Calcio, come asserisce il direttore di Tele Lombardia Fabio Ravezzani:
“L’Inter vince con pieno merito contro un Cagliari oggettivamente inferiore. Grandissimo Barella, bene anche i cambi, che sono tutti potenziali titolari. Conte chiude dopo il gol del 3-1 con un insulto verso le tribune, tipico del personaggio”
CAGLIARI (4-2-3-1): Cragno; Faragò (68′ Klavan), Walukiewicz, Carboni (89′ Simeone), Lykogiannis; Marin, Rog; Zappa, Joao Pedro, Sottil; Pavoletti (75′ Cerri). A disposizione: Aresti, Caligara, Ceppitelli, Oliva, Pinna, Pisacane, Tramoni, Tripaldelli, Vicario. Allenatore: Di Francesco.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Bastoni (72′ Lautaro), De Vrij; Darmian (58′ Young), Barella, Brozovic, Eriksen (58′ Sensi), Perisic (46′ Hakimi)(83′ D’Ambrosio); Lukaku, Sanchez. A disposizione: Gagliardini, Kolarov, Nainggolan, Padelli, Radu, Ranocchia. Allenatore: Conte.
MARCATORI: 41′ Sottil (C), 77′ Barella (I), 84′ D’Ambrosio (I), 93′ Lukaku (I).
ARBITRO: Pasqua