La mia lettera al Presidente Fiore.


90 anni, e tanti auguri!

Avrei voluto esserci al “Quisisana Jazz” per dirti grazie lo stesso e di tutto, Presidente Fiore, ma impegni di lavoro purtroppo mi hanno impedito di essere sul posto. Mi hanno detto che e’ stata una bella serata, tanta gente, tanti volti di una Juve Stabia passata ed attuale, come se il tempo non si fosse mai fermato.
Ero solo un bambino quando una timida carovana festeggiava la salvezza contro il Cerveteri nello spareggio di Vasto; ricordo perfettamente l’anno della promozione in C1 e di quel campionato seguito praticamente quasi tutto tra “Curva Ferrovia e settore Distinti”. La festa, il ritorno tra le big, il concerto di Tullio De Piscopo.

L’anno seguente fu un anno particolare;  iniziai le scuole medie e la Juve Stabia iniziava a divertire e vincere anche in C1. La gente inizio’ a crederci e quel tridente Onorato-Musella-Lunerti inizio’ a farci sognare ed accarezzare quel sogno chiamato serie B. Ero presente a Caserta per l’ultimo atto del campionato, finito nel recupero in una maniera pazzesca, contro una Sambenedettese incredula. Mi trovavo in tribuna scoperta contro la Reggina con dei biglietti comprati dai bagarini ( potere di un calcio passato), e con papa’ andai pure allo Stadio San Paolo per l’ultima scena. Ma fu una scena triste, contro una Salernitana fortissima. Quell’anno perdemmo pure la finale di Coppa del Mondo, contro il Brasile, come dire, le disgrazie non vengono mai da sole.

Poi abbiamo zoppicato, ma nel 1998-99 , hai costruito la Juve Stabia fortissima,forse la piu’ forte di tutti i tempi. Quel campionato si doveva e poteva vincere, e su quella maledetta finale ne abbiamo dette e sentite di tutti i colori. A me, a distanza di anni, farebbe piacere sentir dire che il Savoia vinse perche’ piu bravo. Non per i sospetti alimentati da presunte cene di “notte”, oppure da presunte mazzette a qualcuno. L’anno dopo, lo scempio fu clamoroso e contro il Catania ho pianto, piu’ che contro il Savoia, perche’ li qualcosa sotto effettivamente ci stava. Mi sono sentito umiliato da certi calciatori che decisero in maniera voluta di far retrocedere una macchina praticamente perfetta. Noi tifosi siamo rimasti, tu dopo un anno andasti via.
Sei stato vulcanico, ci hai fatto sognare, hai fatto disinnamorare molta gente, ma altra ti ringrazia ancora. Io ti dico: buon compleanno Presidente, in fondo ti ho sempre voluto bene.

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