Il “gigante buono” Morris Molinari, uno degli eroi del calcio Stabiese, intervistato nella trasmissione radiofonica il “Pungiglione Stabiese”
Durante la puntata radiofonica della trasmissione il “Pungiglione Stabiese“, è intervenuto una delle leggende del Soccer made in Stabia. Morris Molinari, uno degli uomini della storia.
Molinari ci racconta il suo pensiero sulle piazze di Salerno e Castellammare, dove in sostanza passione e calore sono di casa da queste parti.
Sui suoi due anni con la maglia delle vespe, l’ex difensore non si sbilancia sui momenti belli, ma sicuramente ricorda il più brutto, ossia quando ha salutato la comitiva perchè non faceva più parte del progetto.
Sul suo rapporto con Braglia invece è chiaro. Rapporto ottimo e ci racconta un simpatico retroscena:
Prima dell’ultima di campionato contro il Sassuolo, durante la notte fui colpito da un attacco influenzale e mi svegliai con 39 di febbre. Lui non solo mi convocò per la partita e dopo dieci minuti di gioco mi invitò a scaldarmi perchè ero partito dalla panchina.
Poi aggiunge:
È stato più difficile vincere il torneo di serie C, che restare in B.
In Cadetteria dopo l’inizio infelice abbiamo preso possesso delle nostre forze.
Poi infine ricorda il gruppo:
Ultimamente sono andato a trovare Cazzola. Gli auguro che possa tornare preso al top. Corona è un esempio, con un entusiasmo di ragazzino.
Colombi, Sau, Zaza e tra poco Mbakogu giocano in serie A. Mi fa piacere per loro.
Mbakogu doveva crescere mentre gli altri avevano un qualcosa in piu.