Il Napoli cede del Finale. La Roma vince e regala lo scudetto alla Juventus.
ROMA-NAPOLI. LA CRONACA – Trentacinquesima giornata di Serie A: si sfidano alle 15, sul palcoscenico dell’Olimpico, Roma e Napoli. La gara è affidata al sig. Orsato. In casa giallorossa Spalletti propone un 4-3-3, con il tridente leggero formato da Salah, Perotti ed El Shaarawy in attacco. Totti, nonostante la doppietta contro il Torino, va quindi in panchina. Sull’altra sponda, mister Sarri schiera lo stesso modulo, con Higuain, di ritorno dopo i tre turni di squalifica, al centro del reparto offensivo: ai suoi lati Callejon e Mertens, che viene premiato per l’ottima prestazione contro il Bologna.
PRIMO TEMPO– Inizia la gara in un Olimpico non pienissimo. La Roma inizia bene, fa gioco possesso palla, e costringe la difesa del Napoli ad inseguire.
Una partita molto tattica, ma mai noiosa, l’attacco si rende ogni tanto pericoloso ma la buona tenuta della difesa partenopea, impedisce sempre l’ultimo tocco agli attaccanti romanisti. La difesa giallorossa viene privata di Manolas, vittima di una manata da parte di Higuain, lo stesso che poco prima della fine sfiora il vantaggio con una grande percusione tra i centrali, ma il portierone polacco ci mette una pezza. Finisce a reti inviolate la prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO – la seconda frazione si apre con una Roma attendista, ed un Napoli propositivo, Mertens – Higuain spesso creano problemi alla difesa giallorossa. Per tutta il resto della gara l’attacco sterile costringe la squadra capitolina a rinchiudersi, creano pochi spazi al Napoli, e questo fa si che gli attacchi partenopei si rivelino sterili. Al 35′ il Napoli si gioca l’unica carta del vantaggio sprecata da un Hamsik stremato. A dieci minuti dal termine, Totti si toglie la pettorina, e l’Olimpico diventa una bolgia. Entra in campo al posto del faraone autore di un’ottima gara. Bastano pochi minuti due tocchi di palla, ed il Pupone da il via all’azione che porterà alla rete del ninja belga. Goal; l’Olimpico impazzisce, la Roma si porta a meno due, e la Juventus festeggia lo scudetto. Allegri ringrazia Spalletti.