Sfatato il tabù del Marcello Torre. Goleada esterna.
Il Catania sfata il tabù che non lo vedeva mai vittorioso sul manto erboso della Paganese. Sugli scudi il centrocampo e l’attacco rossazzurro. Qualche errore di troppo in difesa.
PRIMO TEMPO
Prima frazione di gioco che vede subito il Catania partire all’arrembaggio ma, nonostante l’avvio aggressivo, è la Paganese ad impensierire la retroguardia avversaria con Talamo che impegna e non poco Pisseri. I rossazzurri tuttavia fanno la partita, ma non riescono ad essere incisivi negli ultimi metri. Al 32’arriva la doccia fredda per i tifosi etnei accorsi a Pagani: su una punizione dalla trequarti, Pisseri respinge male il pallone che finisce sui piedi di Regolanti abile a ribattere in rete. Paganese in vantaggio. A pochi minuti dall’intervallo il Catania ha la grossa chance per pareggiare, ma Curiale spedisce a lato di testa.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa il Catania parte subito aggressivo alla ricerca del pari e l’atteggiamento degli uomini di Lucarelli fa ben sperare, infatti, al 47′ arriva il gran goal di Di Grazia che di destro a giro supera Galli. Il Catania non è sazio e continua a macinare azioni da rete, ma nonostante ciò la Paganese crea dei pericoli lì davanti. Girandola di sostituzioni con Lucarelli che manda in campo Marchese, Mazzarani e Ripa ed è proprio quest’ultimo che dopo un’azione confusionaria in area trova la sua prima rete in campionato: sorpasso avvenuto. Il Catania continua a creare e su una punizione dal limite dell’area arriva il terzo goal di Lodi al 77′. I rossazzurri protestano poco dopo per un rigore per un fallo di mano non dato dall’arbitro di rigore, che conferma la sua giornata no concedendo un rigore inesistente alla Paganese, con Scarpa che concretizza. Il Catania non ci sta e prima con Aya e poco dopo con Lodi su rigore suggella una gran prestazione ottenendo il 5-2 e una vittoria meritata.