Konko-Candreva hanno formato un binario felice, mentre Djordjevic ha fornit una prova anonima. Ecco i voti dei biancocelesti
Marchetti 6.0 – Primo tempo da spettatore, nel secondo si rende operoso in un paio di uscite provvidenziali sugli attaccanti del Frosinone. Per il resto normale amministrazione.
Konko 6.5 – Nel primo tempo gioca con il freno a mano tirato e sbaglia qualche chiusura difensiva che costringono Bisevac a rimediare alle sue sbavature. Nella ripresa però rientra rinfrancato risultando tra i migliori in campo sia in fase offensiva che in difesa. Ferma un’azione di contropiede rendendosi protagonista di un salvataggio spettacolare in acrobazia.
Hoedt 6.5 – Sente la mancanza di Mauricio infatti gioca “bene”! Certamente gli avanti ciociari non sono fulmini di guerra, ma sono bravi nel gioco aereo e “l’olandese pesante” per una volta diventa “olandese volante” e li sovrasta su tutti i palloni.
Bisevac 6.5 – Buona prova per il difensore ex Lione, alla sua 3^ presenza in maglia biancoceleste. Dopo un intero girone a guardare i vari Gentiletti, Mauricio e Hoedt, finalmente si vede un giocatore che sa guidare la difesa almeno discretamente. Sarà il numero (il “13” di Nesta) che ha alle spalle a renderlo forte?
Lulic 5.5 – Nel primo tempo ha immense praterie davanti, ma i compagni non si accorgono spesso delle sue sgroppate e lui si intristisce. Nel secondo tempo, infatti, fa poco in avanti e pochissimo in difesa dove viene costantemente messo in apprensione dagli esterni giallo azzurri.
Parolo 5.0 – Ecco uno di quelli che quest’anno sarà sicuramente bocciato. Lo abbiamo aspettato troppo, ma il Parolo dello scorso anno è solo un lontano parente di quello visto (purtroppo) quest’anno. (Dal 75’ Milinkovic- Savic 6.0 – Solo un quarto d’ora per lui che comunque entra con lo spirito giusto in gara e per poco non trova anche il gol con un ottimo colpo di testa sul quale deve superarsi Leali. Dopo la prestazione in Europa League meritava la conferma).
Biglia 5.5 – I dettami tattici del tecnico Stellone sono chiari: imbrigliare il gioco laziale pressando il suo regista. Visto il risultato, si può dire che ci sono riusciti perfettamente. Il capitano giochicchia, ma non riesce a trovare la giocata giusta per tutti i 90’.
Cataldi 6.0 – Il migliore della linea mediana. A differenza dei compagni infatti è il meno appannato, recupera diversi palloni e si propone anche un paio di volte al tiro.
Candreva 6.0 – Il solito contributo sulla fascia anche se a dire il vero sbaglia troppi cross. Resta comunque l’unico giocatore offensivo della Lazio, capace di mettere in apprensione la retroguardia giallo azzurra anche se nel finale sembra non averne più.
Mauri 5.0 – Chi l’ha visto? (Dal 52’ Keita Balde 5.5 – Il suo ingresso è roboante e da l’impressione di spaccare la gara. Finte, contro finte, super finte… e basta! Tanto fumo, poco, pochissimo arrosto.)
Djodjevic 4.5 [IL PEGGIORE] – Ho veramente difficoltà a trovare le parole adatte per definire un attaccante (attaccante???) come lui. Scavando tra i ricordi ne ricordo davvero pochi di “pali” come lui in mezzo al campo. Non corre, non si propone, non prende una palla di testa, non tira in porta e se lo fa sembra che lo faccia con gli zoccoli ai piedi. Irrita più di una spalmata di ortica dietro la schiena. (Dal 65’ Klose 5.0 – Ei fu! )