Partita incredibile a Cagliari tra rossoblu e blucerchiati.
La prima frazione di giuoco veniva caratterizzata oltre che per le due segnature doriane, anche per i tre infortuni avvenuti sul campo e uno prima, durante il riscaldamento. Si spera non siano gravi per i giocatori del Cagliari che hanno costretto il tecnico Uruguaiano Lopez a tutte le tre (3) sostituzioni consentite: 4° minuto Pisacane per Ceppitelli, 34° Van Der Wiel per Faragò e infine al 40° Farias per Dessena. Ancor prima, praticamente a palle ferme, con Rafael, il portiere brasiliano, che dava forfeit mettendo tra i pali forzatamente Cragno che, incredibilemente, comunque, dava prova, ancora una volta, del suo incredibile talento salvando, sopratutto nella seconda frazione, almeno tre occasioni nitide da rete; due super parate nella stessa azione a tempo scaduto al 92°! Osiamo dire che se avesse giocato Rafael si sarebbe perso, è evidente la differenza tecnica tra i due (2) portieri, quasi un abisso tecnico che tuttavia non toglie al brasiliano il ruolo di ottimo secondo. Il ragazzo di Fiesole è da tenere in considerazione per la futura porta azzurra della Nazionale maggiore da contendersi col milanista Donnarumma; vincerà chi avrà il Procuratore più influente o il talento ?
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Partita che sembrava chiusa dopo i primi 45 minuti con la doppietta di Quagliarella che, grazie ad una difesa di casa un pò distratta, riusciva, sopratutto nell’occasione della prima rete, a beffare il rientrante Cragno, assente proprio dalla gara coi cugini della Doria.
Così non era per la seconda rete, una palla piazzata in basso alla destra del numero 1 isolano che nulla poteva fare; ancora la difesa distratta e poco attenta nelle marcature.
La reazione dei sardi era quasi inesistente, molti sugli spalti della Sardegna Arena sembravano potessero andare via dall’impianto illuminato a giorno prima della fine della gara, ancora una volta; sembrava che il fortino voluto dal Presidente Giulini divenisse invece terra di conquista per gli avversari.
Sopratutto gli infortuni sembravano incutere paura ai padroni di casa che perdevano, man mano che la gara proseguiva, verve agonistica. Tuttavia il portiere Viviano,
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ancora una volta, come la passata stagione, regalava in maniera assolutamente comica la rete della speranza: minuto 11 della ripresa, rinviando violentemente la palla sulla schiena del piccoletto Diego Farias, la stessa finiva lentamente in porta regalalando l’illusione che poi sarebbe diventata realtà; un pareggio forse immeritato ma che dopo questa rete sembrava potesse diventare molto di più. Basta poco per dare entusiasmo ad una squadra morta e togliere coraggio ad una che fino a quel momento dominava!
Proprio l’ex genoano Leonardo Pavoletti,
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ossia Mister Milardo, il giocatore del Cagliari più pagato della storia del Club rossoblu (10 milioni +2 ) realizzava la rete del 2-2 e al minuto 15, poco più tardi, sfiorava pure quella della clamorosa vittoria, ma Viviano parava mandando in angolo; sia per l’ex Marco Gianpaolo che per i coloriti e leali tifosi doriani presenti in massa nel settore a loro dedicato, sarebbe stato troppo e immeritato. Questa è la dura legge del gol, non chiudere la gara con la terza (3°) rete poteva essere l’inizio della fine!
Il calcio è bello perchè la Sampdoria poteva fare lo scherzetto al minuto 90’+2 quando il popolo della Sardegna Arena credeva di avere oramai incassato un punto; difatti, perr l’ennesima volta, il portiere di casa faceva gli straordinari con un altro miracolo negando agli ospiti la rete del 2-3 sui tiri prima di Caprari e poi , ancora, su Quagliarella; risultato che avrebbe eguagliato quello dei cugini del Genoa vittoriosi il 15 ottobre con la gara che sembrava potesse confermare alla guida tecnica Juric. La panchina genoana veniva affifdata il 6 novembre a Davide Ballardini.
MARCATORI: Quagliarella (S) al 12′ e al 19′ p.t.; Farias (C) all’11’, Pavoletti (C) al 15′ s.t