Genoa- Sampdoria 2-3. Il Post Derby.
– Il Tabellino-
MARCATORI: Soriano (S) al 18′, Eder (S) al 39′ p.t.; Soriano (S) al 4′, Pavoletti (G) al 24′ e al 36′ s.t.
GENOA (4-3-3): Perin; Izzo, De Maio, Burdisso, Ansaldi; Rincon, Dzemaili (dal 1′ s.t. Rigoni), Ntcham (dal 1′ s.t. Suso); Lazovic (dal 37′ s.t. Gakpé), Pavoletti, Laxalt. (Lamanna, Donnarumma, Pandev, Tachtsidis, Marchese, Bruno Gomes, Muñoz, Capel). All. Gasperini
SAMPDORIA (4-3-3): Viviano; De Silvestri (dal 36′ p.t. Cassani), Moisander, Zukanovic, Regini; Soriano, Fernando, Barreto; Carbonero, Cassano (dal 31′ s.t. Muriel), Eder (dal 14′ s.t. Correa). (Puggioni, Krsticic, Christodoulopoulos, Rodriguez, Coda, Ivan, Palombo, Pereira, Silvestre). All. Montella
ARBITRO: Valeri di Roma
NOTE: ammoniti Izzo (G), Rigoni (G), Fernando (S), Rincon (G), Ansaldi (G), Burdisso (G) per gioco scorretto, Pavoletti (G) per c.n.r.
-I Migliori-
Cassano 7: Piedi educati. Il Pibe di Bari Vecchia si traveste da Cassano ai tempi della Roma e sfodera una prestazione da altissimo livello. Ci mette lo zampino in tutti i gol di marca Doria.
Soriano 7.5: Una doppietta che significa Lanterna.
Eder 6: Non il migliore Eder ma un colpo da allegro chirurgo vale il punto del momentaneo 0-2
Pavoletti. 6.5: In versione Libro Cuore. Una sua doppietta riapre nuovamente la partita.
– Sala Stampa-
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti a fine gara tratte dal sito ufficiale della societa’Doriana per Montella e Gasperini dalla Gazzetta dello Sport.
Vincenzo Montella: «Abbiamo un po’ sofferto nel finale, ma la squadra ha giocato una grande partita, quasi perfetta – spiega il tecnico doriano a fine gara -. Il finale di partita ci insegna che non si può mai allentare la tensione, ora l’entusiasmo derivante da questa partita va incanalato sul prosieguo di stagione, senza dimenticare che domenica sera arriverà la Juventus e dunque non ci sarà tempo per distrarsi».
Gasperini: “La grande reazione nel finale di gara potrebbe non servire. Per il Grifone è arrivata la 10 sconfitta stagionale, la quinta consecutiva. “Le responsabilità ci sono”, ammette Gasp, “e quando le cose vanno male, bisogna saper pagare. L’obiettivo però ora cambia: dobbiamo salvarci”
Di Mattia Longobardi