Premier League: La crisi del Merseyside


Dal Liverpool all’ Everton.

La crisi di un distretto, di due team che lo scorso anno hanno incantato l’Europa con le loro giocate ed adesso devono registrare una crisi di gioco, risultati, e calciatori pagati che non stanno rendendo, tradendo le aspettative di inizio stagione.

Qui Anfield Road. Ad un passo dal sogno, ad un incubo.
Il Liverpool e’ un altro team di Premier league che sta attraversando una crisi senza precedenti. Secondi lo scorso torneo con una rimonta e suicido incorporato, i Red’s sono passati in pochi mesi ad una depressione irreversibile, complice un mercato non felice. La scarpa dorata Suarez e’ volato al Barcellona, ed al suo posto sono arrivati buoni calciatori come Lallana, Rambert e Markovic, ma il colpo Balotelli ha deluso piu’ di tutti. La punta ex Milan non ha mai legato con i tifosi e complice qualche post non felice sui social e scambi di maglietta prima della fine delle partite, Mario ha collezionato multe e squalifiche dalla societa’ e dalla FA. Finita qui? Nemmeno per sogno.
Champions League. Partitissima Liverpool-Real Madrid, alla fine del primo tempo, Balotelli scambia la maglia con Sergio Ramos, facendosi inquadrare da tutte le tv di mezza europa. Nella Uk, questo gesto puo’ essere svolto solo a fine partita. Prima e’ considerata un offesa alla tifoseria.
Sara’ una regola antica, ma che merita rispetto, Balotelli viene multato ed i tifosi il giorno dopo si riversano ad Anfield restituendo le maglie numero 45 allo Shop del negozio. Incredibile, ma e’ successo.
Ma la colpa non e’ solo di Mario. Sturridge e’ fermo sempre ai box e Gerrard sta attraversando un calo complice l’età. Il Liverpool cola a picco e si ritrova con una difesa di burro ed un attacco sterile. Brendan Rodgers balla e qualcuno sogna Benitez che non sta rinnovando con il Napoli.
Si, questa non e’ una piazza normale, qui si vuole tornare a vincere. This is Anfield!

 

Qui Everton!
C’era una volta nella Premier League, un team capace di giocare bene e divertire i malati del soccer. Questo team non era invincibile, ma quando perdeva, anche con avversari più forti, lo faceva sempre a testa alta. Un tempo, in questo regno, esisteva un fattore chiamato “Goodison park” dove quasi nessuno riusciva a regalare delusioni ai tifosi di casa. Beh, questa favola sembra che sia solo un dolce ricordo, anche se sono passati solo pochi mesi.
L’Everton va bene in Europa League, ma, complici i molti impegni e gli infortuni, la squadra sembra destinata ad un torneo molto anonimo.
-La difesa ballerina-
Tim Howard ha perso lo smalto delle scorsi tornei e la difesa, uno dei punti di forza dell’Everton, e’ diventata una polveriera. Troppo alta, infilata come un grissino nel tonno, molle sui piazzati. Era da anni che l’Everton non subiva cosi tanti goal e nel mercato di riparazione urge qualche rinforzo perché capitan Jagielka  da solo non puo’ reggere un intero reparto.
– Il Ballo delle punte-
Lukaku e’ arrivato dal Chelsea e pagato dalla societa’ a peso d’oro. Diciamoci la verita’, sara’ anche il peso del mondiale sul groppone, ma la punta ha perso quella cattiveria dello scorso torneo. Poi, metteteci che si e’ messo pure a fare gli autogoal e sommate tutto. Ma il ragazzo si farà,  come diceva De Gregori e sicuramente potra’ riprendersi e tornare l’uomo dell’appuntamento con il goal. Eto’o e’ un fantasma. Poche gioie, tanta panchina. La punta ex Inter appare un ex calciatore e non sta regalando alla causa quell’esperienza che serviva.
In tutto questo, mettetteci gli infortuni ai vari Ross Barkley, Barry e Mirallas e capirete il perche’ L’Everton sta perdendo colpi.
A Gennaio servono rinforzi , altrimenti la situazione in classifica potrebbe trasformarsi a breve in un allarme rosso simile ad un disastro.


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