<em>Si sente parlare spesso della trasformazione fisica del runner o comunque dello sportivo che fa sport ad alta intensità. Dopo quanto tempo si hanno i primi risultati tangibili e precisamente in cosa consistono a livello fisico, atletico e mentale? Lo abbiamo chiesto al coach tecnico Armando Selene.
Corsa e benessere. Le trasformazioni fisiche e mentali dei runners
Quello della trasformazione che genera la corsa credo sia bene parlarne. Molti runner, pur ovviamente apprezzando quanto ricevuto dalla corsa, spesso non analizzano a fondo gli effettivi benefici. Prendiamo a riferimento per intenderci un sedentario di circa quarant’anni, leggermente in sovrappeso e con una storia sportiva, escludendo la partita di calcetto, quasi assente. Di certo inizierà con corsa alternata a passeggiata per poi passare dopo qualche mese a correre in modo regolare circa un’ora. A distanza di un anno con una preparazione adeguata avrà conosciuto le varie forme di allenamento e completato il primo ciclo.
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Corsa lenta e lavori
Analizziamo ora la trasformazione: la corsa lenta e prolungata consente un espansione della capillarizzazione con maggiore apporto di ossigeno ai tessuti; le ripetute brevi la stimolazione e potenziamento delle fibre bianche con maggiore reattività anche nella vita quotidiana; le ripetute medie-lunghe potenziamento e rafforzamento delle fibre rosse e medio veloci con resistenza alla fatica maggiorata e stimolo a riposare bene; corsa in salita e ripetute veloci rafforzamento e ampliamento del cuore.
Proprio su quest’ultima condizione voglio spendere due parole. Immaginate ora che il nostro sedentario ad inizio preparazione abbia un bpm mediante compreso tra 70/80 a distanza di un anno, per quanto detto finora, che il cuore si è sia ispessito che ingrandito e quindi abbia aumentato la sua gittata sistolica ( come un gonfietto che se ingrandito e maggiormente spesso ci permette di gonfiare con minore sforzo a parità di aria immessa) e pertanto ridotto di almeno 10 bpm a riposo.
Con un po’ di matematica abbiamo un risparmio di circa 400.000 ( in difetto) battiti al mese, un modo ottimale per prevenire problemi cardiovascolari.
L’argomento dei benefici della corsa si presterebbe a più ampi analisi, ma per non appesantire molto la risposta non affronteremo, il mio scritto si rivolge al neofita e a chi spesso sottovaluta tali trasformazioni che come evidenziato nel esempio dimostra quanto sia effettivamente cambiato il nostro ex-sedentario.
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Corsa e benessere, il cambiamento non è solo fisico
Nel concludere voglio precisare che io ho indicato vari miglioramenti dovuti grazie a particolari tipologie di allenamento al solo scopo di semplificare, prendendo da queste preparazioni l’elemento benefico che più le caratterizza nella consapevolezza ovvia che alla trasformazione del runner partecipano tutte le componenti allenanti.
Altri fattori che la corsa “sensibilizza” e possiamo chiamare positivi sono la possibilità di dimagrimento ( che va comunque associata all’alimentazione corretta), uno sviluppo ormonale significativo che aiuta il nostro benessere psicofisico stimolando buon umore, maggior resistenza alla fatica, favorisce il sonno; miglioramento dell’efficienza sessuale; miglioramento del sistema che regola sudorazione e relativo abbassamento dell’acidità; forte spinta ad uno stile di vita più salutare evitando il fumo e alcol; infine una cosa che per me è importantissima è la possibilità di aggregarsi condividendo emozioni che difficilmente la vita quotidiana ci offre, ma quest’ultima è una mia personale ” fissazione” e quindi è relativa.
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