I pacemaker, per chi non lo sapesse, sono i preziosi compagni di viaggio dei runner che, durante una competizione, mirano a mantenere un determinato ritmo gara. Inconfondibili grazie ai loro palloncini colorati e alla loro strepitante gioia, i pacemaker hanno il compito, oltre a quello di guidare il passo, di motivare i runner lungo il percorso.
Anche alla Stabiaequa, la mezza maratona che si correrà il 2 Febbraio 2020 nell’incantevole cornice della penisola sorrentina, è prevista la presenza di pacemaker.
Tra tutti coloro che sosterranno i partecipanti lungo il percorso della Stabiaequa, abbiamo scelto di intervistare un gruppo di pacermaker particolarmente coinvolgente. Si tratta del gruppo che condurrà gli atleti a tagliare il traguardo in due ore precise. Stiamo parlando del Team Lorenzo composto da Lorenzo Laudadio, Lorenzo Vanacore, Antonio Caruso, Anna Cortese, Carmine Corvino, Giovanni Marino, Nunzia Cristiano e Luigi Laudadio, oltre a tanti matti scatenati che, di volta in volta, si accodano al team. Conosciamoli meglio!
– Buongiorno ragazzi e grazie per la vostra disponibilità! Iniziamo col presentare Lorenzo e a raccontare come è nato il progetto del Team Lorenzo?
Lorenzo è un ragazzo che ama lo sport. E’ un ragazzo che sorride alla vita, nonostante la sua disabilità non gli permetta di godersela autonomamente. Il Team Lorenzo nasce per volere di Luigi Laudadio, fratello di Lorenzo e di suo cugino Armando. Furono Luigi ed Armando che per la prima volta accompagnarono Lollo (Lorenzo siamo soliti chiamarlo Lollo) a partecipare ad una gara. Con il tempo, a Luigi e ad Armando si sono unite altre persone con la stessa passione, ovvero quella per la corsa e così il trio è diventato un vero e proprio team.
– Come si svolgono i vostri allenamenti?
I nostri allenamenti si svolgono il più delle volte tutti insieme e sono sempre mirati al raggiungimento di un preciso obiettivo.
– Qual è stata l’impresa più straordinaria compiuta fino ad oggi dal Team Lorenzo?
Tra le tante, l’impresa più ardua è stata sicuramente quella della Scalata a Montevergine. Diciassette km tutti in salita da percorrere in carrozzina. Nessun disabile ha mai partecipato ad una competizione simile.
– Qual è il vostro sogno?
Avevamo un sogno, quello di far partecipare Lorenzo ad una maratona. Lo abbiamo coronato poche settimana fa partecipando alla Maratona di Valencia e tagliando il traguardo in 04h 35′.
Il vostro è un team che cresce di numero e di fama; pensate di coinvolgere altri atleti come Lorenzo?
Al nostro team si aggiungono spesso tanti amici speciali, come Francesco e Mariagrazia che amano sentire il vento che gli accarezza il viso, amano provare l’ebbrezza della corsa veloce. Quando loro si uniscono a noi è festa grande.
– Qual è il messaggio che intendete trasmettere?
Lorenzo è noto per la sua determinazione, per il suo coraggio, per la sua grande voglia di mettersi in gioco, per la sua allegria. Il messaggio che il Team Lorenzo intende diffondere è quello che i limiti, esistono solo nella mente. Si può fare tanto per abbattere le barriere, per aiutare a far vivere un sogno a chi, altrimenti, avrebbe motivo di smettere di sognare. La vita è decisamente più bella quando si aiuta il prossimo.
– A Febbraio vi incontreremo alla Stabiaequa, lungo le strade della penisola sorrentina. Perché, a vostro avviso, un atleta non deve mancare ad una gara come questa?
Perchè partecipare alla Stabiaequa? Semplice! Perché è una gara ben organizzata, che offre un panorama di ineguagliabile bellezza e poi perché ci saremo noi che siamo un’allegra banda di matti.
Appuntamento dunque con il Team Lorenzo al 2 Febbraio 2020, a Castellammare di Stabia, dove prenderà il via la Mezza Maratona Stabiaequa 2020.
Correlati: Salvatore Bettiol, l’olimpico ai nastri di partenza della Stabiaequa