Leo lungo le strade della Huawei RomaOstia
<strong>Leonardo Cenci, il maratoneta perugino che ha combattuto contro un tumore correndo, lo scorso 30 gennaio ha, purtroppo, tagliato il suo traguardo extraterreno.
Cenci ci ha lasciato una grossa eredità: il suo sorriso, la sua grinta, il suo coraggio.
Ed è proprio in virtù del coraggio di Leo che in occasione della Huawei RomaOstia che si correrà nella Capitale il prossimo 10 Marzo, verrà assegnato un premio speciale, un PREMIO AL CORAGGIO in memoria di Leo Cenci.
Leo non è stato solo coraggioso
Leo ha saputo trasformare la sua malattia in un’esperienza; un’occasione che la vita gli aveva riservato per poter aiutare gli altri.
Con la sua grinta ed il suo impegno ha saputo infondere un messaggio di speranza e di fiducia in tanti che conducono la sua stessa battaglia.
A tutti, ma proprio a tutti, ha insegnato che occorre saper celebrare e festeggiare ogni attimo di vita.
Domenica 10 marzo, dunque, sulle strade della Huawei RomaOstia debutterà il Premio Coraggio che verrà assegnato all’atleta partecipante con la più bella storia di coraggio da raccontare.
Il riconoscimento sarà poi consegnato il 22 marzo in una serata interamente dedicata a Leo e alla sua associazione Avanti Tutta.
Leo nel ricordo di Umberto Risi
Umberto Risi, vincitore della prima Roma-Ostia nel 1974 ha detto di Leo: “L’ho aiutato a preparare la maratona di New York. Era qualcosa di incredibile, sembrava infischiarsene della malattia, anzi a volte ti dava l’idea che paradossalmente lo galvanizzasse. Forse era l’unica strada per affrontare degli allenamenti o addirittura correre la maratona. Gli facevo i programmi, che erano molto diluiti, allenamenti di un’ora-un’ora e mezza, ma non tutti i giorni. Ci tenevamo in contatto via chat e poi qualche volta veniva a Roma e usciva anche con il gruppo di Malagò sul Lungotevere”.
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