Ci sono delle storie che appaiono già scritte. Storie di cui riusciamo subito ad immaginare il finale. E’ il caso del San Paolo Solarino che con tre giornate di anticipo si è aggiudicato il campionato di Terza Categoria. Un titolo che la città ha accolto con grande gioia, per le vie della città sono cominciati i festeggiamenti e sabato lo”Scatà” per l’ultima in casa si trasformerà in una bolgia tutta giallo-blu. E’ una promessa dei “Fedelissimi”. Emblema di come non conti la categoria ma vincere un campionato sia sempre un vortice di emozioni. Vale doppio per un paese Solarino che ormai da oltre 10 anni non vedeva un trionfo sul campo. Erano i tempi della Promozione, i tempi del grande San Paolo di cui la neo-società sta ripercorrendo le orme. Una scommessa vinta, stravinta anzi. In campo e fuori. Frutto di un gruppo eccezionale e ben amalgamato dal D.S. De Simone e dal tecnico Mangiafico, riuscito nell’intento più difficile, quello di dare un’impronta di gioco definita ad una squadra che ogni weekend ha sfoderato prestazioni sempre migliori. L’ottima partenza, i tanti goal e le poche marcature subite, ma è degli errori che i giallo-blu hanno fatto tesoro. La sconfitta con il Monterosso poteva spezzare le gambe a chiunque, quella di Ragusa, amara e immeritata, sembrava aver chiuso il campionato. Non è stato cosi’ anche grazie al calore di un pubblico che dal primo all’ultimo minuto ha sostenuto la causa. Nel girone di ritorno sono arrivate solo vittorie, 8 di fila ad oggi, e il sorpasso tanto cercato sul Monterosso poi annichilito nello scontro diretto a Solarino. Ad Acate non era semplice sono bastati due fulmini di Coletta e Pappalardo, una squadra compatta ed una difesa impenetrabile a conservare tre punti d’oro. Poi l’apoteosi e la certezza di aver ridato una dignità calcistica alla città. Perchè finalmente un solarinese può gridarlo che essere solarinesi oggi è senza dubbio più bello.