Sousa: “Ripartiamo con la nostra identità”


Il 2016 restituisce al tecnico l’intera rosa: recuperati Pasqual e Kuba. Sousa chiaro su Rossi: “Venga presa la decisione migliore per tutti”

“La sosta può esserci utile”

Anno nuovo, Fiorentina vecchia. È ciò che si augura mister Paulo Sousa alla vigilia del primo impegno viola del 2016, oggi pomeriggio alle 15 in casa del Palermo. Bisogna riprendere il discorso da dove era stato interrotto prima di Natale: la netta vittoria contro il Chievo firmata Kalinic-Ilicic che ha rinsaldato la posizione dei gigliati nelle zone alte della classifica va immediatamente sostenuta dagli ormai soliti argomenti viola convincenti.

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La lunga sosta di fine anno, spesso, non è vista di buon occhio dagli allenatori della Serie A. Secondo il tecnico lusitano, invece, era necessaria affinché i calciatori staccassero un po’ la spina: “Quando finisce giocando bene, fermarsi un po’ può essere utile. Era importante staccare dalla nostra mentalità. I ragazzi -prosegue Sousa- hanno trascorso del tempo nella loro famiglia, che viene prima di quella viola. Sono tornati con la stessa attitudine di lavoro: speriamo di ripartire bene, con la nostra identità“.

“Palermo, squadra forte fisicamente”

Se la Fiorentina, stando alle parole di Sousa, sembra avere una fisionomia più delineata, il Palermo, invece, sta avendo tantissime difficoltà da questo punto di vista. I rosanero, allenati prima da Iachini ed ora da Ballardini, navigano in acque non propriamente tranquille e ancora non hanno trovato la propria dimensione.

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Troppa discontinuità per i siciliani, legati al talento di Vazquez, orfano del suo “gemello” Dybala. Paulo Sousa, però, non si fida degli avversari: “Sarà molto difficile. Il Palermo è molto forte sul piano fisico. Ha individualità importanti e sta cercando una tranquillità in classifica mai avuta fino ad ora“.

Per la trasferta isolana, il portoghese riavrà finalmente tutta la rosa a disposizione, compresi gli ex infortunati Pasqual e Blaszczykowski.

Mercato, pericolosa distrazione. E su Rossi…

Inevitabilmente, dato il periodo, in conferenza stampa la percentuale di domande sul calciomercato supera di gran lunga quella sulla partita di campionato. Paulo Sousa sottolinea la difficoltà per un allenatore di tenere alta la concentrazione dei calciatori, distratti da proposte, contratti, ingaggi e prospettive future: “Dobbiamo convivere con queste situazioni ed aiutare il giocatore a focalizzarsi esclusivamente sulla sua performance”.

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Tra questi, chiaramente, c’è Giuseppe Rossi. La sua è la situazione più spinosa da risolvere. Un patrimonio del calcio italiano, amato dal popolo viola ma desideroso di giocare molto di più e, quindi, sempre più lontano da Firenze. Sousa non può garantirgli il posto da titolare, soprattutto perché non lo ritiene ancora in forma. A questo punto, la separazione sembra inevitabile. Il tecnico spera possa venir presa la decisione migliore: “Non ho parlato ancora con lui. È tornato con voglia di crescere e giocare. Ma la squadra ha bisogno di equilibri e affinché questi esistano, tutti devono fare la scelta giusta. Un giocatore vive il calcio per essere felice“. Evidentemente, Pepito Rossi non lo è più…

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