StabiAmore, azionariato popolare: disponibile ad acquisire una quota minima della società Juve Stabia


Associazione StabiAmore da subito disponibili ad acquisire una quota minima della società Juve Stabia, variabile tra lo 0,1% e l’1%

L’Associazione StabiAmore mette in campo il concetto poco utilizzato in Italia dell’azionariato popolare e propone alla società gialloblù un acquisto di una minima quota della società variabile tra lo 0,1% e l’1%.

Possiamo leggerne il comunicato qui di seguito:

“Nel corso del 2006 l’allora Comitato “Amici della Juve Stabia”, da cui sarebbe nata il 19 febbraio 2007 l’associazione StabiAmore, fu invitato dall’allora Presidente della società stabiese, il compianto Paolo D’Arco, insieme ad altri due Comitati di tifosi, per un confronto avente ad oggetto le modalità della promozione dell’azionariato popolare nella Juve Stabia, attraverso forme di acquisto di singole quote.
Nei mesi successivi, col cambio di proprietà e la presidenza Cesarano, questo importante progetto purtroppo svanì.
In Italia, dove “l’industria” calcistica è in grossa difficoltà in tutte le categorie ed ogni anno tante importanti realtà calcistiche scompaiono, l’azionariato popolare stenta a decollare.
Sia per motivi storici che culturali, il ruolo dei tifosi è sempre stato ritenuto marginale dalle gestioni imprenditoriali delle società, e ancor di più nel rapporto con le istituzioni calcistiche.
Non avviene così in altre importanti realtà europee, Spagna e Germania su tutte, in cui tale modello è previsto e regolamentato da anni, ed il calcio si trova in condizioni migliori sotto molti aspetti.
Nel modello tedesco, dal 1998 vige la regola del “50%+1”. Questa legge prevede che ci si possa iscrivere ai campionati solo se il 50%+1 delle quote della squadra appartenga alla locale realtà di riferimento, con i tifosi/soci che ne diventano componenti a tutti gli effetti, controllandone la maggioranza, mentre imprenditori privati possono detenere al massimo il 49% restante.
Anche in Spagna alcune società hanno assetti societari tipici dell’azionariato popolare, nato già negli anni ’60, e si fondano sulla regola “un socio un voto”. Tra le principali ricordiamo Barcellona, Real Madrid e Athletic Bilbao, ma nelle categorie inferiori moltissime squadre adottano quest’assetto. Peculiare è il caso Barcellona, dove si diventa soci con una quota annuale di 184,00 euro, si partecipa agli aspetti organizzativi del club e si vota per eleggere la presidenza ogni tre anni.
StabiAmore ritiene che sia arrivato il momento di sviluppare questo modello organizzativo anche in Italia per risollevare il calcio, a partire dalla nostra amata Juve Stabia. L’ associazione StabiAmore ha come fondamento ideale del suo statuto la promozione dello strumento della partecipazione diffusa nelle società sportive e in questo periodo difficile, dovuto anche all’emergenza corona-virus, intendiamo proporre il rilancio dell’azionariato popolare. Il punto di partenza è rappresentato dal cuore del tifo stabiese, dai circa 2.700 sottoscrittori della scorsa campagna abbonamenti, che potrebbero diventare azionisti della Juve Stabia.
Noi, che come associazione da tredici anni contiamo tra le nostre fila diversi abbonati, ci rendiamo da subito disponibili ad acquisire una quota minima della società Juve Stabia, variabile tra lo 0,1% e l’1%. A tal fine restiamo in attesa di un riscontro da parte dell’attuale proprietà, alla quale inoltriamo richiesta ufficiale attraverso i media e gli indirizzi di posta elettronica della stessa Juve Stabia.
Direttivo Ass.ne StabiAmore”
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